Estate Novarese: Letture in piazzetta, tra coltivazione e cucina
Quel riso che piaceva a Leopardi: “Letture in piazzetta” tra coltivazione e cucina
Mercoledì 30 luglio dalle ore 21,15 nella piazzetta antistante l'Archivio di Stato l’ultimo appuntamento delle “Letture in piazzetta” dell’Estate Novarese dedicato all’eccellenza della cucina locale: protagonista "La coltivazione del riso del 1758", un capolavoro amato da poeta di Recanati.
Il libro di Gian Battista Spolverini, per Interlinea edizioni, capolavoro dell’editoria del Settecento, altro non è che una ristampa anastatica dell’edizione di Verona del 1758. All’incontro è presente l'avv. Mario Tuccillo dell’Accademia Italiana della Cucina, fondata a Milano nel 1953 allo scopo di salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina italiana, la cultura della civiltà della tavola, espressione viva e attiva dell'intero Paese.
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Hostaria I 2 Ladroni che offre per l’occasione speciali degustazioni a tema (per prenotazioni: 0321.624581).
Note sul testo: pubblicato nel 1758 in leganti caratteri mobili, La coltivazione del riso presenta bellissime incisioni e oltre quattromila versi sciolti. Questo poema illustrato fu molto ammirato nei decenni e nei secoli tanto da essere considerato tra i più belli della poesia didascalica di ogni tempo: basti pensare che Leopardi lo stimò e riservò alla Coltivazione del riso ampio spazio nella sua Crestomazia. L’opera è apprezzata, oltre che per i pregi letterari e didascalici, anche per le incisioni che la completano e che ne fanno il più bel libro illustrato veronese della seconda metà del XVIII secolo. I rami sono incisi all'acquaforte da Domenico Cunego su disegno di Francesco Lorenzi, una coppia artista-incisore che risulta particolarmente felice in questa prova. Infatti nelle vignette poste all'inizio o in fine ai canti è illustrata la vita delle risaie, interpretando con puntualità i versi di Spolverini e offrendo, con leggerezza barocca, spaccati di realismo.