"Pensieri per la testa": anche Novara celebra la Settimana mondiale del cervello
Pronta al via "Pensieri per la testa", la rassegna d’incontri con tre straordinari autori, testimoni eccellenti di un pensiero libero e profondo tipico dei grandi maestri che lo sanno trasformare in parola che la Fondazione della Comunità del Novarese Onlus, in collaborazione con Circolo dei lettori e Libreria Lazzarelli propone, per celebrare, come ormai tradizione, anche a Novara, la Settimana mondiale del cervello.
Fcn sostiene l’iniziativa con lo scopo di promuovere e raccogliere donazioni per i suoi tre fondi che riguardano l’ambito delle neuroscienze e che, nello specifico, sono: Fondo per la ricerca sulle malattie del motoneurone e della mielina che promuove iniziative di ricerca, studio e attività clinica; Fondo Enrico Geuna per la Neurochirurgia, promosso in memoria del prof. Enrico Geuna, luminare nel campo della neurochirurgia che, giunto all’Ospedale di Novara nel 1968, contribuì a creare nel nostro territorio una scuola d’eccellenza di fama nazionale. Il Fondo promuove le iniziative di ricerca, studio e attività clinica nel campo della neurochirurgia, svolte sul territorio della Provincia di Novara. Attraverso le proprie erogazioni e le donazioni raccolte, il Fondo si propone di permettere all’equipe neurologica novarese di accrescere i già alti standard professionali; Fondo Alzheimer: assistenza formazione ricerca destinato alla promozione di progetti e iniziative, riguardanti l’assistenza, la formazione e la ricerca sulla malattia di Alzheimer, realizzati da Ama (Associazione Malati di Alzheimer) Novara Onlus.
"Pensieri per la testa" prevede tre incontri con altrettanti ospiti straordinari; voci illustri del nostro tempo che condurranno il pubblico nei meandri della mente e non solo.
Il primo incontro è fissato per venerdì 17 marzo ore 21 nella sede del Circolo dei lettori con Marco Malvaldi (in foto) e "L’Infinito tra parentesi, Storia sentimentale della scienza da Omero a Borges". Lo scrittore sarà a dialogo con Massimo Debernardi.