Novara di Carta: 9 incontri diversi in un unico giorno sulle infinite declinazioni della libertà
«L’uomo crede di volere la libertà – disse Erich Fromm – ma in realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi».
Intorno al tema che ha sedotto gli scrittori, appassionato i filosofi, emozionato i musicisti, si sviluppa la riflessione della 2. edizione di Novara di Carta, una giornata dedicata alla libertà tra parole e note, domenica 11 giugno al Castello Sforzesco, piazza Martiri della Libertà 215.
La libertà negata. Si comincia alle ore 10.30 con Domenico Quirico, giornalista e reporter per il quotidiano La Stampa, autore di Ombre dal fondo (Neri Pozza), tra confessione intima e reportage e invito a non distogliere lo sguardo. Dal fronte russo-ucraino ai luoghi della prigionia in Siria, «dove tutto è cominciato e tutto è finito», esplora il cuore di tenebra di questa epoca, trafitto dall’orrore della guerra, incastrato fra muri di idee e d'azioni che impediscono il dispiegarsi delle sfumature di bellezza insite nella natura profonda degli uomini. Modera Riccardo Cavanna, imprenditore.
Il fresco profumo di libertà. Alle ore 11.30, il secondo incontro, è a partire da L'assedio (Einaudi), la ricostruzione a cura di Giovanni Bianconi – attraverso i documenti e i ricordi dei protagonisti – dell'ultimo periodo della vita di Giovanni Falcone. È Un'indagine nella Storia, che rivela la condizione di accerchiamento in cui si è trovato il giudice palermitano, stretto tra mafiosi, avversari interni al mondo della magistratura e una classe politica nel migliore dei casi irresponsabile. E individua coloro che, nascosti dietro il paravento del «rispetto delle regole», lo contrastarono, tentarono di delegittimarlo e lo isolarono fino a trasformarlo nel bersaglio perfetto per i corleonesi di Totò Riina. L’autore dialoga con il magistrato Giancarlo Caselli. Modera Ryan Jessie Coretta, referente Libera Novara.
Un momento di festa alle ore 12.30 con la premiazione di Fondazione Tangorra. «Fantasia», «infinito» e «viaggio» sono le parole a partire dalla quali sono stati creati i 1476 racconti, arrivati da tutta Italia, della 4. edizione del concorso organizzato dalla Fondazione Lucrezia Tangorra onlus. Vengono oggi premiati nove di questi lavori, tre per ogni categoria, scelti dai giurati Marco Scardigli, Annarita Briganti, Daniela Raineri, Elena Puccinelli e Marco Benzoni.
Donne ormai libere. O no? La riflessione prosegue alle ore 15.30 con l’incontro tra Cristina De Stefano e Alessandra Necci. A partire dagli ultimi due libri, rispettivamente Scandalose (Rizzoli) e Isabella e Lucrezia, le due cognate (Marsilio), si riflette sulla condizione della donna. La strada per il riconoscimento dei suoi diritti, a diversi livelli dell'esistenza e della società, è stata ed è ardua, ricca di soddisfazioni ma anche di nuovi e vecchi ostacoli. Ne discutono due scrittrici che hanno dedicato i loro ultimi romanzi a figure femminili diverse e combattive, di pura fantasia in un caso, realmente vissute nell'altro, in entrambi libere di essere se stesse. Modera Alessandra Tedesco, giornalista.
Per i bambini, alle ore 11 Appiccichiamoci! laboratorio per bambini (5-11 anni) a cura di La Talpa dei bambini e didartlab. Possono essere due ali, un quadro famoso, il personaggio della tua favola preferita o anche il migliore amico, bambino o cagnolino che sia, per fare un collage ad arte basta solo liberare la fantasia!
Alle ore 15.30, il laboratorio Di tutto un po' con Dario Benedetto è l’occasione di svolazzare con la fantasia, con le parole come unicorni su cui viaggiare, incontrare mostri o fate, sole o coriandoli, scivolare sui colori per costruire un arcobaleno, fare capriole all'insù o ponti all'ingiù: in questo laboratorio di gioco e lettura tutto è possibile, perché qui regna solo Nostra Signora Libertà. Pronti?
Libertà di evasione. I mondi non reali sono regni di libertà. I sogni, i pensieri, l'immaginario, ma anche, in questa società liquida, il web, le sue chat, i giochi di ruolo: universi paralleli in cui ci sentiamo senza costrizioni. Come accade ai protagonisti inventati dai tre romanzieri che vogliono scappare. In un modo o nell'altro, però, la vita vera si riprende i propri spazi. Che succede allora alle scelte, all'identità, alle azioni? Ne discutono alle ore 16.30 Vanni Santoni, autore di La stanza profonda (Laterza), Federico Baccomo, a partire dal suo Anna sta mentendo (Giunti) e Giorgio Scianna, con La regola dei pesci (Einaudi). Modera Alessandro Barbaglia, scrittore.
Viaggio libero di fantasia. A Novara di Carta arriva l’amato Stefano Benni con il suo ultimo romanzo, Prendiluna (Feltrinelli). Alle ore 18 lo scrittore racconta di una notte, una casa in un bosco, un gatto un po’ angelo un po’ fantasma affida a un’ex maestra ora gattara la missione, fondamentale per l’umanità, di consegnare i Diecimici a dieci Giusti. Questa storia è alla base del nuovo libro, tragedia e commedia, invenzione e quotidiano, mondo onirico farsesco e imprevedibile, in cui si è liberi di credere a qualunque cosa.
Liberi così. Infine, alle ore 19.30 conclude la rassegna l’incontro con Federico Zampaglione e Giacomo Gensini che raccontano il loro Dove tutto è a metà (Mondadori). Il musicista e lo sceneggiatore raccontano l'amicizia, i sogni e le passioni di persone alla disperata ricerca della felicità. E della libertà, unico grimaldello per scardinare le tristezze che il tempo non vince. La storia ruota nella scena musicale alternativa di Roma, a partire dal Morrison Caffè, dove, incontrandosi, il timido Lodo e la vecchia gloria Libero cambiano per sempre. Modera Annarita Briganti, giornalista.
L’ingresso agli eventi è libero fino a esaurimento posti disponibili. In caso di pioggia gli appuntamenti si svolgono nella Chiesa di Sant’Agostino, in via Greppi.
Novara di Carta è un progetto promosso da Comune di Novara, a cura di Circolo dei lettori, in collaborazione con libreria Lazzarelli.