L:.B:.S:.I:.M:./Omaggio a Caravaggio
Presso il Broletto di Novara, nella sala dell'Accademia al piano terra in contemporanea con l'esposizione di due preziose tele di Giovan Battista Crespi detto il Cerano, Giorgio Piccaia presenta la sua mostra/installazione L:.B:.S:.I:.M:./Omaggio a Caravaggio.
L'evento di Piccaia doveva durare due giorni, inaugurato il 19 luglio in concomitanza con l'ultimo week end di apertura della mostra "Capolavori Caravaggeschi a Novara", è stato prorogato fino al 31 agosto con l'accordo dell'assessore alla cultura di Novara Paola Turchelli.
Oltre 400 persone hanno assistito alla performance di due giorni dell'artista. È un ritorno alle origini per Piccaia, piemontese di adozione, che è stato allievo di Jerzy Grotowsky e negli anni passati ha proprio iniziato il suo percorso creativo realizzando happening.
"Il progetto L:.B:.S:.I:.M:. di Novara - ci dice Piccaia - è dedicato alla bella e molto visitata mostra appena terminata al Broletto su Michelangelo Merisi e i Caravaggeschi e alle due splendide tele del Cerano che sono esposte nelle stesse sale dell'Accademia".
L:.B:.S:.I:.M:. è composto da due parti: una performance con musiche di Alessio Barcellini che è stata proposta nei primi due giorni e che Piccaia riproporrà a sorpresa durante la mostra e un'installazione integrata dopo la proroga, con due sue piccole opere (Il Porto e Il Naufragio) e una china e tempera (Volto di Cristo) del padre Matteo (che ha esposto nel Broletto nel 1971).
"L:.B:.S:.I:.M:./Omaggio a Caravaggio - prosegue Piccaia - è un percorso iniziatico alla ricerca della saggezza, della forza e della bellezza, dove Dio è centrale".
Il testo che accompagna questo evento è molto esplicativo ed esso stesso è parte integrante della mostra.
"Stare seduti nella posizione della sfinge. Guardare nel vuoto. Essere una statua apprendista. Assistere passivo all'arrivo frontale del profano, che entra nella stanza, non oltrepassa la tua linea e si ferma e si siede e ti guarda e ti vede e vede le tue tele, due tratte da San Francesco in meditazione di Michelangelo Merisi e le altre dal tuo viaggio interiore, la tua installazione, e sente musica contemporanea. E vede una monografia d'arte messa sulla terra bianca davanti a te, e odora la resina dei bastoni che ti circondano. E assapora il tuo mondo nel rispetto del silenzio dell'ascolto della musica, nel trovare l'essenza della vita, nella domanda/enigma di Dostoevski: È vero, principe, che una volta avete detto che il mondo sarà salvato dalla bellezza?".