Paolo Cognetti a Novara per "Scrittori&giovani"
Paolo Cognetti, in occasione del festival "Scrittori&giovani", presenta a Novara il suo nuovo romanzo "Senza mai arrivare in cima. Viaggio in Himalaya" (Einaudi editore), a colloquio con Lara Giorcelli. L'appuntamento è per venerdì 16 novembre, alle 18, al Castello Visconteo-Sforzesco.
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L'autore
Dopo aver studiato Matematica, si è diplomato in Sceneggiatura alla Civica Scuola di Cinema di Milano e ha fondato una casa di produzione indipendente, Cameracar. Successivamente si è dedicato alla realizzazione di documentari a carattere sociale, politico e letterario. Ha pubblicato le raccolte di racconti "Manuale per ragazze di successo" (2004) e "Una cosa piccola che sta per esplodere" (2007, premio Fucini, premio Settembrini e finalista al premio Piero Chiara). Dopo una serie di documentari sulla letteratura americana e diversi soggiorni newyorkesi ha pubblicato nel 2010 la guida "New York è una finestra senza tende", nel 2014 la guida enogastronomica "Tutte le mie preghiere guardano verso Ovest" e il saggio "A pesca nelle pozze più profonde, meditazioni sull'arte di scrivere racconti". Dalla sua passione per la montagna è nato un diario: "Il ragazzo selvatico" (2013). Del 2012 è il romanzo "Sofia si veste sempre di nero", finalista al premio Campiello 2013, e del 2016 il romanzo "Le otto montagne", premio Strega giovani 2017 e premio Strega 2017.
Il libro
Che cos'è l'andare in montagna senza la conquista della cima? Un atto di non violenza, un desiderio di comprensione, un girare intorno al senso del proprio camminare. Questo libro è un taccuino di viaggio, ma anche il racconto illustrato, caldo, dettagliato, di come vacillano le certezze con il mal di montagna, di come si dialoga con un cane tibetano, di come il paesaggio diventa trama del corpo e dello spirito. Perché l'Himalaya non è una terra in cui addentrarsi alla leggera: è una montagna viva, abitata, usata, a volte subita, molto lontana dalla nostra. Per affrontarla serve una vera spedizione, con guide, portatori, muli, un campo da montare ogni sera e smontare ogni mattina, e soprattutto buoni compagni di viaggio. Se è vero che in montagna si cammina da soli anche quando si cammina con qualcuno, il senso di lontananza e di esplorazione rinsalda le amicizie. Le notti infinite in tenda con Nicola, l'assoluta magnificenza della montagna contemplata con Remigio, il saliscendi del cammino in alta quota, l'alterità dei luoghi e delle persone incontrate. Questo è il viaggio che Paolo Cognetti intraprende sul finire del suo quarantesimo anno, poco prima di superare il crinale della giovinezza.