Teatro: Simone Cristicchi in scena a Borgomanero con "Il secondo figlio di Dio"
Lunedì 6 novembre nuovo appuntamento della nuova stagione teatrale di Borgomanero. Alle 21, sul palco del Teatro Nuovo, arriva Simone Cristicchi con il suo "Il secondo figlio di Dio. Vita morte e miracoli di David Lazzaretti".
Di Manfredi Rutelli e Simone Cristicchi. Luci: Cesare Agoni; musiche originali: Simone Cristicchi e Valter Silviotti; scene e costumi: Domenico Franchi. Regia di Antonio Calenda. Produzione Ctb Centro Teatrale Bresciano Coproduzione Promo Music.
Lo spettacolo si inserisce nel solco tracciato da "Magazzino 18", primo esempio di un genere nuovo "musical civile". Anche in questo spettacolo la canzone dal vivo appare nelle vesti di testimonianza alta, che scopre la sua dimensione epica come strumento di di racconto di grandi accadimenti. E come nell’epica classica, anche qui è un aedo, un cantore, a farsi portavoce di una storia mitica, cioè che ha a che fare con le origini e con l’identita’ di un popolo. Davide Lazzaretti, detto "il Cristo dell’Amiata", è il protagonista di una straordinaria vicenda ignota ai più, "una storia che se non la senti non ci credi, e se non te la raccontano, non la sai", ambientata all’indomani dell’Unità d’Italia e che nel racconto diventa rappresentativa delle condizioni di vita di buona parte del nascente popolo italiano. Una situazione esistenziale segnata da un lato dalla povertà, dallo sfruttamento e dall’oppressione da parte dei poteri forti (Chiesa, Stato e potenti locali) e dall’altro da una fervente religiosità che veicola le istanze di riscatto e giustizia sociale dei diseredati. In tal senso, "Il secondo figlio di Dio" rivela anche la sua appartenenza al filone della tragedia, perché porta in scena un dolore che sembra consustanziale alla condizione umana, prigioniera della sua stessa imperfezione: "da che mondo è mondo, cos’è che ha sempre impedito la creazione di una società perfetta? L’invidia, l’egoismo, l’ambizione". E David Lazzaretti, oltre che un secondo Cristo, è anche un novello Prometeo, che offre agli uomini il fuoco di una verità troppo scomoda per essere accettata dai potenti: che gli esseri umani sono tutti uguali e che bisogna vivere secondo regole di equità e giustizia. E perciò gli "dei", coloro che governano i destini dell’umanità, lo puniscono.