Novara, al Teatro Coccia va in scena Simone Cristicchi con "Esodo"
Martedì 6 febbraio, alle 21, al Teatro Coccia va in scena Esodo, un racconto per parole, voci e immagini di e con Simone Cristicchi.
Sul palcoscenico Simone Cristicchi che racconta una pagina dolorosa della storia d'Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità.
Al Porto Vecchio di Trieste c'è un "luogo della memoria" particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Racconta di una pagina dolorosa della storia d'Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità.
Nel porto vecchio di Trieste, il Magazzino N.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall'Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l'Italia perse vasti territori dell'Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero - davanti a una situazione dolorosa e complessa - di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane.
Simone Cristicchi è il narratore coraggioso di quest’Esodo, dello stato d’animo e della sofferenza con cui intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle città, amori, amicizie, mestieri, radici.