Giornata della Memoria: a Cerano lo spettacolo "Lagerkonzert"
Sabato 27 gennaio, alle 21, in occasione della Giornata della Memoria alla Sala Crespi di Cerano va in scena lo spettacolo "Lagerkonzert".
Atto unico, primo studio. Drammaturgia di Andrea Piazza, adattamento della testimonianza del sopravvissuto Josef Bor. Interpreti Eugenio Paglino, Lara Princisvalle, Maristella Sala, Arianna Soffiati, Fabio Zanello Velato. Produzione associazione culturale Compagnia teatrale della Civetta; allestimento tecnico associazione culturale 92 decibel. Primo studio per il progetto Terezin della Compagnia della Civetta.
Lo spettacolo
Una storia vera che sembra impossibile a credersi da quanto è incredibile: in un campo di concentramento i prigionieri allestiscono ed eseguono il Requiem di Giuseppe Verdi. Una storia di coraggio, di resistenza, di volontà di restare umani, narrata attraverso gli sforzi di Ra
fael Schächter, il direttore d'orchestra, raccontata con le parole di Josef Bor, sopravvissutto a Terezin e ad Auschwitz. Come può la musica aiutare dei prigionieri ebrei a restare vivi? E, soprattutto, per chi cantano il Requiem, la preghiera dei defunti, quei prigionieri?
La città ceca di Terezin (in tedesco Theresienstadt) fu inglobata nel Terzo Reich tedesco nel 1938. Nel 1941 l'intera cittadina fu circondata da un muro e adibita, come un grande ghetto, a campo di concentramento per gli ebrei. Intere famiglie vi furono trasferite: il campo, progettato per ospitare settemila internati e settemila militari, arrivò a ospitare cinquantamila internati, con una forte presenza di bambini. La propaganda nazista presentò Terezin come modello di insediamento della popolazione ebraica, ma in realtà si trattava soltanto di un serbatoio di raccolta degli internati, che via via venivano trasferiti ad Auschwitz e ad altri lager per la soluzione finale. Questo però fece sì che venissero a realizzarsi condizioni straordinarie: a Terezín fu internato il fior fiore degli intellettuali ebrei mitteleuropei, pittori, scrittori, musicisti, e a Terezín, caso unico in un campo di concentramento e di sterminio, si manifestarono episodi di ribellione e di resistenza
organizzata condotti con le uniche armi possibili, l'intelligenza e la forza morale. A Terezin le visite della Croce Rossa vennero ingannate trasformando il campo in un grande set cinematografico che metteva in mostra quella "città ideale per ebrei". A Terezin vennero girati filmati di propaganda con protagonisti gli stessi prigionieri. Ma a Terezin la manifestazione più clamorosa fu l'esecuzione da parte di musicisti e cantanti ebrei del Requiem di Verdi, alla quale partecipò come spettatore l'elite delle SS, con in testa Adolf Eichmann, non capendo che i destinatari di quel Requiem non erano gli ebrei, che a poco a poco sarebbero stati trasferiti nei campi di sterminio, ma gli stessi tedeschi, che ormai, nell'estate del 1944, vedevano le proprie armate ritirarsi e le l oro città ridursi in macerie.