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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A Lumellogno recuperata la tradizione della “tarapèla” pasquale

Dal Giovedì Santo alla domenica di Pasqua niente campane: a Lumellogno torna la tradizione della “tarapèla”

Dal Giovedì Santo alla domenica di Pasqua tradizionalmente le campane delle chiese non suonano. A Lumellogno allora torna la tradizione della 

"Dopo la Celebrazione del Giovedì Santo e la Messa in Coena Domini - spiega l'ex presidente di quartiere Carlo Migliavacca - quando le campane delle chiese cessano di suonare per tornare a squillare la domenica di Pasqua, tanto tempo fa venivano usati strumenti sonori idiofoni (termine usato per indicare tutti gli strumenti musicali il cui suono è producibile unicamente mediante la messa in vibrazione del materiale da cui è costituito lo strumento stesso). Qui da noi, a Lumellogno e Pagliate, veniva usata la “tarapèla”, uno strumento fatto tutto di legno con la sola maniglia in ferro . Questa “tarapèla” veniva suonata lungamente, allo scoccare del mezzogiorno, sia il Venerdì Santo e sia al Sabato Santo. Dai chierichetti, inoltre, veniva suonata anche per avvisare i fedeli dell’inizio delle sacre funzioni. Io stesso, da chierichetto a Pagliate (circa 60 anni fa), ho avuto modo di suonarla, facendo cambio con altri amici chierichetti. Non nascondo che anche gli adulti non perdevano occasione per contribuire al suo suono: era un’emozione per tutti!"

"Quest’anno - spiega Migliavacca - grazie all’amico Paolo Borando che parecchi anni addietro aveva salvato dalla distruzione la vecchia “tarapèla” di Pagliate, ho chiesto al nostro parroco di Lumellogno e Pagliate don Fabrizio Mancin di poter recuperare la vecchia tradizione. Io stesso ho voluto ritornare bambino e mi sono cimentato nel suono della “tarapèla”: è stata un’emozione grandissima".
 

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