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Big Jump: il tuffo-denuncia nel Ticino contro l'inquinamento dei fiumi

A Cameri oltre 50 persone si sono tuffate in acqua, dopo una discesa in canoa, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla qualità delle acque dei fiumi

E' andato in scena anche quest'anno il "Big Jump", il tuffo-denuncia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla qualità delle acque, per il recupero della balneabilità nei grandi corsi d’acqua e per tutelare la salubrità dei fiumi. Nata come campagna europea di European Rivers Network (Ern), quest’anno l’edizione europea è stata sospesa a seguito dell’emergenza sanitaria, ma Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, nel rispetto delle normative anti-covid, ha deciso di non fermarsi, organizzando una versione tutta piemontese del "Big Jump".

Nove gli appuntamenti in tutta la regione, tra cui quello nel novarese, a Cameri. Qui oltre 50 persone si sono tuffate nel Ticino, nella zona della Filarola del Naviglio Langosco, dopo una discesa in canoa da Pombia. L'iniziativa è stata organizzata dal Circolo di Legambiente "Il Pioppo" con il Coordinamento Salviamo il Ticino. La discesa in canoa è stata anche un'occasione per promuovere la canoa fluviale all'interno della Riserva della Biosfera Ticino, Val Grande, Verbano.

Big Jump: un bagno nel Ticino per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla qualità delle acque dei fiumi

"Abbiamo fortemente voluto organizzare anche l’edizione 2020 - ha commentato Alice De Marco, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta - nonostante lo stop a livello europeo per tenere alta l’attenzione sullo stato di salute dei nostri corsi d’acqua. Come testimoniano i dati di Arpa Piemonte e della Regione il raggiungimento dell’obiettivo di buono stato ecologico nella totalità delle acque dei corsi d’acqua del Piemonte è ancora lontano. È necessario adottare piani per ridurre i prelievi e i carichi inquinanti, rispettando il deflusso minimo vitale delle acque e ricorrendo anche a misure come la riqualificazione e la rinaturalizzazione delle sponde: il 28% dei corsi d’acqua piemontese è in uno stato ecologico classificato come scarso o cattivo; il 18% è solo sufficiente".

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