Bio imballaggi compostabili in un progetto coordinato da Novamont
Si chiama "Food & Feed Packaging" ed è co-finanziato dalla Regione Piemonte
Teli biodegradabili e compostabili per la conservazione del foraggio, imballi biodegradabili e compostabili per la conservazione di piccoli frutti, materiali biodegradabili e compostabili con barriere ai gas altamente innovativi, sistemi di compostaggio dei manufatti biodegradabili a fine vita.
Sono questi i materiali e oggetti sviluppati dal progetto "Feed & Food Packaging" finanziato dalla Regione Piemonte, attivato nel gennaio 2011, i cui risultati sono stati presentati ieri ad un convegno a Serralunga d'Alba. L'obiettivo era quello di garantire sostenibilità ambientale, economica e sociale alla filiera agro-alimentare piemontese. Il progetto è stato coordinato da Novamont.
"In questi anni di profonda recessione, l'agro alimentare italiano ha mantenuto valori positive, in assoluta controtendenza rispetto ad altri settori produttivi. Con il 9% del Pil ed il 14% degli occuoati, rappresenta oggi un asset strategico del tessuto economico del nostro Paese", ha commentato Giulia Gregori, responsabile Pianificazione Strategica di Novamont e coordinatrice di "Food & Feed Project".
"Le progettualità innovative attuate nell'ambito della sostenibilità - ha aggiunto Gregori - rappresentano opportunità straordinarie per qualificare ulteriormente l'eccellenza della nostra produzione agro-alimentare e, nel contempo, favorire lo sviluppo di un'economica circolare in cui non esistono più scarti o rifiuti, ma tutto torna ad essere risorsa".
Nel progetto sono stati coinvolti i principali "attori" della filiera zootecnica ed ortofrutticola della regione Piemonte: Azienda Agricola Mura Mura (Grom), Azienda Agricola San Romano e Azienda Agricola Vini e Vigneti Borgogno (Eataly), Ortofruit Italia Società Cooperativa, Università di Torino, Associazione Regionale Allevatori Pimonte (Arap), Associazione Provinciale Allevatori di Cuneo, Proplast, Agrifrutta, Compral, Tecnigranda e B-Pack. Inoltre, si è avuto il supporto tecnico dello Studio Fieschi di Torino e del Consorzio Italiano Compostatori (Cic).
