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Novara: successo del bikesharing, ma ancora poche piste ciclabili

Secondo la scheda mobilità presentata da Arpa in tutto il Piemonte la mobilità sostenibile percorre un po' alla volta sempre più strada. Sul sito dell'Agenzia tutti i dati che fanno ben sperare

In Piemonte l’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte, nell’ambito della sua costante attività di misurazione dell'inquinamento atmosferico, anche quest’anno, in occasione Giornata mondiale senz'auto, ha presentato una scheda sulla mobilità, con il contributo del mobility manager dell'Agenzia.

La fotografia scattata dall’Arpa mostra che negli ultimi anni si sta registrando un’inversione di tendenza, ancora a macchia di leopardo, ma i dati evidenziano una riscoperta delle due ruote. Le immatricolazioni delle auto secondo i dati ACI nel 2012 sono scese del 20% . Dopo 50 anni, nell’anno scorso, in Italia sono state vendute più biciclette (1.650.000) che auto (1.400.000).

Secondo l’Arpa “la congiuntura economica è sicuramente un fattore importante per questo cambiamento ma non è da trascurare la maturazione nella pubblica opinione, prima, e negli amministratori pubblici, in un secondo momento, di una nuova consapevolezza sull’uso delle due ruote e sulla percezione dello spazio come bene pubblico”. 

Che sia a causa delle ridotte finanza o che sia merito di una nuova coscienza ambientale, le pedalate cittadine  aumentano . Ecco allora i primi cambiamenti dell’inversione di tendenza: il successo di movimenti “dal basso” come #salvaciclisti e, in seguito, il manifesto per la Mobilità Nuova, che tendono ad unire varie tipologie di utenza (ciclisti, pedoni, pendolari, nuove concezioni urbanistiche), ha stimolato ulteriormente le pubbliche amministrazioni a fornire nuovi servizi e a ripensare gli spazi. Un primo segnale positivo è dato dal successo del Bike Sharing. Il capoluogo torinese è la seconda realtà nazionale per numero di iscritti (nel 2011, 14.000 utenti) e numero di bici a disposizione (540). È buona, secondo i dati Euromobility, anche l’esperienza di Novara (700 utenti per 60 bici). 

Naturalmente non mancano i ritardi, per lo più dovuti, in Piemonte, alle dotazioni infrastrutturali (es. piste ciclabili): Torino e Novara si attestano attorno ai 2 km ogni 10.000 abitanti, un dato in crescita ma lontano dagli 8-10 dei capoluoghi dell’Emilia Romagna.  Sarà il caso di prendere esempio?

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