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Martedì, 16 Aprile 2024
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Bollo dimezzato:per chi è valida l'agevolazione

La tassa automobilistica viene ridotta al 50% esclusivamente per i veicoli dotati di certificato di rilevanza storica e collezionistica ma una nuova proposta di legge potrebbe far cambiare le cose

Certo è che la dichiarazione di Di Maio sul bollo auto non è rimasta lettera morta.

Bisogna però trovare i soldi per coprire i mancati introiti futuri e per questo la sua proposta non prevede subito l’abolizione totale: probabilmente si partirà con un bollo auto dimezzato rispetto all’attuale e comunque la nuova legge in arrivo dovrà trovare le coperture finanziarie necessarie. Il ministro dello sviluppo economico è fiducioso di riuscirci grazie all’abbassamento dello spread.

Si tratta quindi di vedere se quella del bollo auto rimarrà una dichiarazione di intenti oppure se sarà seguita da un impegno concreto. Finora l’unico dimezzamento realizzato dall’attuale governo è stato quello sulle auto c.d. semistoriche: uno sconto del 50% per quelle da 20 a 29 anni di vita ed ancora circolanti (le ultratrentennali e quelle di interesse storico o collezionistico sono già totalmente esentate).

A rilasciare queste particolari tipologie di certificato, sono cinque registriASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa RomeoStorico FMI. Una volta che il proprietario dell'autoveicolo con 20 o più anni di vita è riuscito ad ottenere la certificazione che attesti la storicità del mezzo, questi è tenuto a far annotare l'avvenuta iscrizione al registro storico sulla carta di circolazione (operazione a pagamento). 

Dall'inizio di giugno, inoltre, i possessori di automobili storiche adibite ad uso professionale pagano il bollo auto al 50%.

Di nuovo rispetto al passato c’è che adesso la strada verso l’abolizione del bollo è stata spianata da una recente sentenza della Corte Costituzionale secondo cui le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo auto. Quindi adesso non c’è più nessun ostacolo normativo ad impedire l’abolizione o la riduzione della tassa di circolazione: tutto dipende dalla volontà politica e dalle risorse finanziarie che bisognerà trovare.

La decisione definitiva spetterà alla Regioni che adesso grazie al bollo introitano complessivamente più di 6 miliardi di euro all’anno.

Come coprire questa ingente somma?

Le Regioni dovrebbero introdurre nuove tasse o tagliare le spese per far quadrare i conti oppure ricorrere a un trasferimento di risorse da parte dello Stato per ottenere un importo corrispondente a quello della tassa di circolazione abolita. Un percorso non facile, quindi: la sua attuazione dipenderà dai contenuti delle proposte di legge che verranno presentate e che probabilmente riguarderanno l’intero settore automobilistico, affrontando contenuti come l’ecotassa o il bollo auto europeo.

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