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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Riassetto Provincia - Bona: "I conti in ordine ci hanno salvato"

Organico ridotto all'osso, si teme un ulteriore ridimensionamento

Luca Bona, vice-presidente prima e commissario in queste ultime settimane della Provincia di Novara, ha stilato un bilancio del mandato amministrativo che si è appena concluso. Dal 12 ottobre, come è noto, la Provincia si trasformerà in un Ente di secondo livello con le elezioni alle quali saranno chiamati sindaci e consiglieri comunali di tutti i Comuni del Novarese, tranne il commissariato Boca.

"Le oltre 400 funzioni delegate dalla Regione alla Provincia ci sono ancora tutte - ha detto Bona - Quello che non c'è più sono i trasferimenti per mantenere i servizi, fino a cinque anni fa la Regione girava alle province 60milioni all'anno, 5,6 a Novara; ora in totale vengono erogati solo 9,6milioni, a Novara le briciole con 980mila euro. Contro il taglio abbiamo fatto ricorso al Tar per cercare di recuperare qualcosa! Per fortuna la Provincia di Novara ha sempre avuto i conti in ordine e un organico ridotto che hanno consentito, anche con le ridotte disponibilità attuali, di mantenere attivi e decorosi i servizi minimi. Per questo - ha detto il commissario - va sottolineata la professionalità dei dipendenti che hanno continuato a lavorare bene anche nel quadro di assoluta incertezza che stiamo attraversando".

E se i politici che saranno eletti a Palazzo Natta lavoreranno gratis, anche l'organico dell'ente dovrà molto probabilmente subire ulteriori tagli: negli ultimi cinque anni si è passati da circa 300 unità alle attuali 246, meno cinquanta posti, ai quali vanno aggiunti i consistenti tagli anche tra i consulenti esterni, utilizzati anche per mantenere alcuni i servizi ovviando al blocco del turn-over. "Mi auguro che con il piano di pensionamenti in atto sia sufficiente per scongiurare ulteriori tagli", ha precisato Bona, che dopo l'incontro con la stampa ha incontrato anche i dipendenti della Provincia.

"In questi mesi - ha precisato Bona - abbiamo razionalizzato con grande scrupolo, cercando di tirare ulteriormente la cinghia: abbiamo ad esempio messo a disposizione del Provveditorato il palazzo di via Greppi, con un risparmio di 140mila euro all'anno, ma se a livello centrale non arrivano i trasferimenti dovuti sarà difficile andare avanti: il Demanio, ad esempio, ha un arretrato spaventoso nel pagare l'affitto della Caserma dei Carabinieri, anche se la Provincia ne continua a sostenere i costi di manutenzione".

Bona ha già incontrato Besozzi per fare il punto della situazione: "Gli consegnerò una relazione scritta, per favorire un rapido passaggio di consegne. Ci sono alcune emergenze che devono essere affrontate subito, come il nodo del trasporto pubblico locale, la Regione non ha ancora comunicato a quanto ammonta la disponibilità economica per poter procedere al bando con una base d'asta corretta".

Insieme a Bona, del gruppo degli assessori uscenti, è intervenuto solamente Antonio Tenace, anche in veste del suo ruolo nell'Upi: "Sono riusciti a far passare il messaggio che le Province fossero inutili, così non è, come non è vero che rappresentano un costo. Dopo diciannove anni e mezzo di attività amministrativa nell'Ente, dove ho ricoperto ruoli diversi dal consigliere all'assessore, lascio con un pizzico di rammarico".

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