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Politica

Ballarè, gli auguri (e le perplessità) alla nuova Giunta

L'ex sindaco, insieme al gruppo consiliare Pd, scrive alla nuova amministrazione per augurare buon lavoro, con qualche critica sulla divisione dei compiti agli assessori

"Vogliamo augurare buon lavoro al sindaco Canelli e alla sua Giunta che, dopo qualche peripezia di troppo, si è finalmente insediata". Inizia così il comunicato del gruppo consiliare del Pd, capitanato dall'ex sindaco Andrea Ballarè.

"Un augurio sincero che formuliamo come cittadini che hanno a cuore il bene di Novara. Insieme agli auguri non possiamo però non esprimere una profonda preoccupazione. Ci pare infatti che questo esecutivo sia stato costruito con non poca fatica, in un continuo slalom tra mille difficolta".

 Il gruppo, composto Andrea Ballarè, Milù Allegra, Sara Paladini, Rossano Pirovano, Paola Turchelli e Elia Impaloni, ci tiene quindi a sottolineare le meggiori perplessità. "Ci sfugge la logica - poseguono - con la quale sono state attribuite le deleghe: assistiamo a "spacchettamenti" incomprensibili, come quello delle politiche sociali suddiviso su quattro assessori, o ad accostamenti addirittura spericolati come quello tra il settore bilancio e quello della mobilità. Vediamo alcuni assessori caricati da una somma di competenze davvero difficile da gestire, cosa che mi fa temere una debolezza strutturale dalle conseguenze tutte da valutare. Analogamente, considerando la dimensione dell'ambito culturale che la nostra amministrazione ha realizzato, ci pare improbabile che il sindaco possa pensare di gestire direttamente quella delega. Dobbiamo poi manifestare, al di là di ogni giudizio sulla persona, una valutazione profondamente negativa sulla decisione di affidare una delega su una partita delicata come quella della Città della Salute ad un medico. Ci sembra un punto di vista parziale, assolutamente insufficiente. Al progetto della città della salute non serve un primario ma qualcuno che governi la complessità di un appalto rilevantissimo che dovrebbe avere forti ricadute sul territorio. Non basta essere gli "utilizzatori finali" per garantire competenza sulla realizzazione dell'opera".

"E infine - concludono - un forte dubbio sulla scelta di affidare la delega alla legalità ad un ufficiale delle Fiamme Gialle in servizio. La dinamica del controllore controllato ci pare dietro l'angolo".
 

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