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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Caccia F-35: l'on. Daniele Galli a favore del programma di Cameri

Il deputato novarese di Futuro e Libertà è intervenuto in aula, per esprimere il suo parere favorevole al progetto F-35: "Non si possono che cassare totalmente tutte le mozioni che vogliono cancellare quest’intervento"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Signor Presidente, intervengo perché, a fronte di un "movimentismo" in questi ultimi mesi in provincia di Novara sede, nella città di Cameri, della possibilità di realizzare parte degli F-35, si nota un pacifismo tout court, a tutto campo, irrazionale che bypassa anche i concetti essenziali della Costituzione italiana, che ci obbliga ad un’accurata difesa del sistema nazione e ci obbliga chiaramente, ai sensi degli articoli 78 e 87 e dell’articolo 52, ad essere pronti ad ogni eventualità.

Né possiamo, come sistema Italia, fare sempre conto sull’aiuto di terzi e sull’aiuto dell’alleanza e non essere pronti e diligenti anche rispetto alle varie eventualità che noi non ci auguriamo e che nessuno si augura. Quindi, sebbene si possono accettare la riduzione del 30 per cento degli F-35, stante le condizioni economiche internazionali e nazionali, non si possono che cassare totalmente tutte le mozioni che vogliono cancellare quest’intervento e che vogliono cancellare, oltre all’ intervento, anche la possibilità per l’industria italiana, specie quella locale altamente specializzata, di poter gestire sul suolo italiano e sul suolo piemontese la possibilità di costruire parte di questi F-35.

In questi termini, poi, è chiaro che l’Esercito italiano deve porsi nelle condizioni di essere un Esercito moderno. Non può, però, neppure essere un Esercito atto a porre in essere soltanto operazioni di peacekeeping, perché l’Esercito è nato per altri interventi e la Costituzione italiana prevede per l’Esercito altri compiti. Il peacekeeping è un’opera meritoria, che svolgono le nostre Forze armate brillantemente nell’ambito di tutti i contesti del mondo dove ci sono tensioni, ma è una parte che riguarda le Forze armate e non può essere tout court il destino delle Forze armate italiane. Ciò sarebbe estremamente limitante e creerebbe grossi problemi rispetto a quanto la Costituzione vuole e prevede venga svolto dal sistema Stato. In questi termini, quindi, il mio voto personale sarà contro tutte le mozioni che mirano a ridurre in maniera drastica l’intervento sugli F-35 e sarà particolarmente favorevole alla mozione Paglia, Bosi, Vernetti ed altri n. 1-00963.

Mi auguro che la Camera possa approvare le mozioni che garantiscono il proseguo della costruzione in Italia degli F-35.

 

Il mio intervento sta provocando la reazione di pacifisti a senso unico come don Sacco, che dalla tranquillità della sua parrocchia di montagna, e dal suo foglio “Almen che se ne parli…”, vorrebbe farci credere che la pace mondiale si otterrebbe solo con il nostro disarmo, e non anche con quello altrui. Non vedo perché non si mobilita, con i suoi seguaci, direttamente in loco in posti come il Sudan, Myanmar, la Siria o lo Yemen, posti dove anche un coltello da cucina è un’arma di guerra - magari per tagliare la testa ai Cristiani - per predicare la chiusura della produzione di coltelleria e iniziare a chiedere anche agli altri ciò che pretende
da noi.

Prima però dovrebbe passare dalle famiglie che ricevono uno stipendio dalla fabbrica di Cameri, e spiegar loro che chiusa la produzione potranno  gratuitamente mangiare l’erba del Parco del Ticino, sempre che don Sacco non intenda trasformarla in pani e pesci. Naturalmente, noi poveri politici non abbiamo il filo diretto con il Padreterno, e non sappiamo quale scenario ci sarà nei prossimi cento o duecento anni, quindi preferiamo non rischiare ed essere pronti se malauguratamente dovessimo difenderci. E sempre per non sbagliare, e stare sul sicuro, personalmente alle profezie di don Sacco preferisco quelle più ufficiali dell’Ecclesiaste (Antico Testamento): "Per tutto c'è una stagione; ed un tempo per ogni proposito sotto i Cieli... un tempo di guerra ed un tempo di pace".
 

On. Daniele Galli

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