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Espulsione di Andretta dal consiglio, “gesto di un’arroganza inaccettabile"

Forza Italia e Io Novara: "un atto grave che di fatto impedisce ai consiglieri l’esercizio delle proprie funzioni in aula"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Nel corso del consiglio del consiglio comunale di ieri il capogruppo del gruppo consiliare di Io Novara Daniele  Andretta è stato espulso dall’aula con un gesto d’imperio del Presidente Gerardo Murante.

L’episodio si è verificato mentre il consigliere stava sottolineando la propria insoddisfazione circa la risposta ad un’articolata interrogazione, che aveva per tema la necessità di controlli circa le condizioni di sicurezza delle case popolari, in particolare a seguito dell’episodio accaduto ad un edificio di via Mantova.

Il consigliere Andretta stava informando circa altri potenziali pericoli di cui era venuto a conoscenza, ma sul punto il presidente del Consiglio Murante lo ha richiamato al rispetto dei tempi di intervento (sono tre quelli previsti dal regolamento), peraltro dopo ripetute interruzioni da parte dello stesso presidente.

In termini di regolamento, al Consigliere Andretta non è stata tolta la parola, non è stata nemmeno sospesa la seduta (e ci mancherebbe, dal momento che il Consigliere stava pacatamente illustrando le sue osservazioni) ma si è proceduto direttamente alla sua espulsione dall’aula con l’ausilio della Forza Pubblica. Soltanto perché il Consigliere Comunale stava argomentando.

Stante il trattamento riservatogli, il Consigliere Andretta è stato seguito dagli altri componenti dei gruppi consiliari di Io Novara e Forza Italia.

“A nostra memoria – dicono Michele Contartese di Fi, Daniele Andretta e Pietro Gagliardi di Io Novara -  un episodio del genere non si era mai verificato dato che in passato le espulsioni, un atto grave che di fatto impedisce ai consiglieri l’esercizio delle proprie funzioni in aula, erano sempre state motivate da gravi intemperanze”.

“E’ del tutto evidente l’intenzione del presidente del consiglio, soggetto che dovrebbe tutelare i diritti dei consiglieri e le loro prerogative, di mortificare l’attività di taluni consiglieri non organici alla maggioranza, come già in alcuni casi segnalato. Tanto più che Murante, all’uscita dei consiglieri, si è lasciato andare ad un commento offensivo e denigratorio affermando che “Cinque minuti di notorietà non si negano a nessuno!”.

Ebbene sappia il presidente che la sua battuta è da considerarsi di pessimo gusto e quantomeno fuori luogo, visto il tema trattato (la pericolosità di alcuni edifici di proprietà pubblica) e certamente lesiva del ruolo del consiglio, al quale non si partecipa certo per avere notorietà”.

“Riteniamo questo gesto di un’arroganza inaccettabile – proseguono Andretta, Contartese e Gagliardi – che peraltro si è già più volte manifestata nei nostri confronti con particolare evidenza. Se Murante pensa in questo modo di tutelare i consiglieri comunali crediamo si sbagli di grosso. Ad oggi riesce solo a tutelare la maggioranza, non certo i lavori del Consiglio Comunale, vista anche l’estrema difficoltà con cui si riescono ad ottenere i documenti all’esame delle Commissioni.

Non ci sembra proprio che un Presidente del Consiglio Comunale venga eletto per questo scopo”.

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