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Andretta: "perchè Ballarè non rinuncia all'eredità e si dimette?"

La replica del consigliere comunale ed ex-assessore Daniele Andretta all'intervista rilasciata dal sindaco Ballarè apparsa oggi sui giornali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Si legge questa mattina (mercoledì 20 novembre, ndr) sulla stampa locale una visione del sindaco Ballarè completamente distorta, non soltanto circa il futuro di Piazza Martiri, ma anche di quello della nostra città.

Dopo il successo di questi giorni della "Misericordina" consigliamo una buona dose di "Memorina" al nostro sindaco, intanto per rivendicare con forza che il Consiglio comunale aperto, finalmente permetterà almeno un dibattito e ci si augura un civile confronto sul futuro di Piazza Martiri e del Centro Storico, ma non è certo una gentil concessione sua o della sua maggioranza Pd-Sel, che ha invece ben tenuto tutti all'oscuro sugli elementi complessivi del progetto, bensì da una formale e precisa richiesta imposta da TUTTI i tredici consiglieri di minoranza del Consiglio comunale.

Va aggiunto inoltre, che la posizione della passata amministrazione prevedeva si, la pedonalizzazione di Piazza Martiri, ma anche e soprattutto una profonda riorganizzazione dei parcheggi del centro con l'innesto, piaccia o no, di quello di Largo Bellini, la cui realizzazione da parte di questa amministrazione, è stata invece spostata in un tempo molto molto lontano, rinviandola di fatto sulle spalle delle future amministrazioni. Oggi, invece, contrariamente ad ogni buona forma di buonsenso, si impone prima la pedonalizzazione di Piazza dei Martiri, con la richiesta di sottoscrivere ai Cittadini una sorta di cambiale in bianco, e soltanto dopo la definitiva soluzione della riorganizzazione dei parcheggi del centro.

Quel che viene così proposto, non è soltanto inconcepibile, non può che diventare inaccettabile. Auguriamo la somministrazione della "Memorina" al Signor Sindaco, non soltanto per riprendere le mille promesse mancate della sua campagna elettorale, ma anche affinchè possa ricordare che praticamente tutti i problemi che dice di aver trovato, oggi, varcata ben oltre la metà del suo mandato elettorale di sindaco, sono rimasti tristemente irrisolti, anzi si sono invece ulteriormente e drammaticamente aggravati. Essere evidentemente soltanto i Custodi della Città, non basta e non è sufficiente. Non si è mai visto a Novara un sindaco così distante dalla realtà quotidiana e con così scarsi risultati, nonostante siano passati ormai tre anni dal suo insediamento.

L'unica eredità ricevuta dal passato, in verità, è quella dell'impegno gravoso ed impegnativo, di amministrare degnamente Novara. E allora dimostri questo sindaco e dimostri anche questa maggioranza, di non essere tali soltanto "per caso", ma anche di avere la voglia, le idee e la capacità di risolvere i problemi dell'eredità ricevuta, eredità che non poteva ovviamente essere formata soltanto da rose e da fiori. Diversamente come si doveva fare forse subito, sin dall'inizio, che a questa eredità, questa amministrazione, rinunci, dimettendosi e passando la mano ad altri. E quando si rinuncia ad una eredità ricevuta, lo si fa per sempre.

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