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Daniele Galli: "Spegnere i costi dell’elettricità e pagare come l’Europa"

Con una mozione inviata ai colleghi per la sottoscrizione, il deputato novarese chiede l'intervento urgente del Governo per far luce e chiarezza sull’alto costo dell’energia elettrica in Italia. Chiamate in causa le gestioni di Terna Spa e Gse

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Da tempo ho evidenziato in una serie di interrogazioni, come anche altri colleghi , le preoccupanti anomalie nel sistema di determinazione del prezzo dell'energia elettrica e nella gestione delle società pubbliche coinvolte.

Tali anomalie portano il prezzo italiano ad essere il più alto d'Europa, con un aumento del 50% in cinque anni. Ciò provoca un pesantissimo gap economico delle nostre imprese rispetto a quelle comunitarie ed alla concorrenza internazionale, ed un forte gravame sulla già provata  economia delle famiglie.

Si va da rincari in bolletta per l’importazione di energia pulita e rinnovabile senza prove attendibili che lo sia e con scarsissimi controlli, al rincaro del 40% per il trasporto dell’energia ad altissima tensione, a  quello del 180%  per la distribuzione locale e per finanziare le rinnovabili.

A fronte di tali costi chiesti agli italiani, Gse riesce a pagare indennità all’Ad di 485.000 euro, ad assumere 500 persone in tre anni, a sostenere spese di funzionamento - tra cui convegni, sponsorizzazioni e commemorazioni - per 33 milioni di euro, e sborsare per professionisti esterni 13 milioni nel solo 2011. Spegnere alcune di queste anomalie e fare luce sui prezzi, ci riporterebbe vicini alle medie europee e ad avere meno disoccupazione.

 

On. Daniele Galli

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