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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Ferrara: "In Senato con Save the Children contro il cyberbullismo"

La senatrice novarese dichiara: "bisogna riattivare gli osservatori nelle scuole e promuovere la community smontailbullo.it"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Procedono i lavori in Senato sui meccanismi di tutela contro lo scorretto utilizzo della rete. Un fenomeno in preoccupante aumento sul quale la Senatrice Democratica, Elena Ferrara, è impegnata come parlamentare ma anche come insegnante che ha toccato da vicino gli effetti devastanti del cyberbullismo sugli studenti. Ferrara è stata recentemente incaricata dal presidente della Commissione, Luigi Manconi, di preparare un documento a disposizione delle istituzioni e della cittadinanza assieme al senatore Riccardo Mazzoni.

La giornata di ieri ha visto la presenza in Senato di Raffaella Milano, Direttore Save the Children, e Cristiana De Paoli, Responsabile New Media per l'Associazione dei diritti all'infanzia con Save the Children. Le due esperte son intervenute in Commissione Diritti umani esponendo i progetti sviluppati da "Save the Children" per contrastare il cyberbullismo. I risultati dello studio “I ragazzi e il cyberbullismo”, realizzato per Save the Children dall'Istituto Ipsos, parlano chiaro: il 72 per cento degli adolescenti lo ritiene il fenomeno sociale più pericoloso del proprio tempo. "La diffusione dei social network, con l'utilizzo di immagini denigratorie, fa sì che i nostri ragazzi, anche in giovanissima età, percepiscano questa problematica come e più di altri fattori di rischio, come alcol e droga, che sono invece in cima alle preoccupazioni dei genitori".
La Senatrice novarese, alla prima esperienza in Parlamento, commenta i contenuti dell'incontro a Palazzo Madama, durante il quale è emerso che quasi un adolescente su due sia stato oggetto o testimone di atti di bullismo verso i coetanei, per aspetto fisico, orientamento sessuale, o perchéstranieri. Come insegnante, Ferrara ha raccolto negli anni la testimonianza di molti studenti elementi da integrare al documento sul cyberbullismo rivolto alle istituzioni e alla cittadinanza. Del resto, è proprio la scuola il luogo principale in cui i ragazzi condividono esperienze, timori e speranze. "Da qui dobbiamo ripartire - continua la Senatrice novarese - per agevolare occasioni di confronto, condivisione a approfondimento".
La Commissione  ha deciso di recuperare tutto il materiale prodotto dal 2007 dagli osservatori presso gli Uffici Scolastici regionali già nel 2007 per un primo monitoraggio sul rapporto tra internet e studenti voluto attivato dal Governo. L'incarico  di Elena Ferrara parte infatti dall'esperienza della Senatrice in Commissone Istruzione. "Sono in contatto con il Ministro competente, Maria Chiara Carrozza, per riprendere il percorso attivato dal Ministero dell'Istruzione con il sito internet smontailbullo.it; la partecipazione dei giovani a questa iniziativa passa da strumenti efficaci e adeguati", osserva la parlamentare del Pd. Social networke  nuovi mezzi di comunicazione «non vanno né censurati né controllati, ma per abbattere i rischi  legati all'uso scorretto o superficiale delle tecnologie di ultima generazione - conclude Ferrara - non possiamo delegare i nostri giovani, o le loro famiglie".

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