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Ferrara in Commissione inchiesta intimidazioni amministratori locali

Nuovo impegno istituzionale per la senatrice democratica novarese Elena Ferrara: "Per me rappresenta la prosecuzione di un percorso iniziato con l'adesione alla campagna Riparte il futuro"

Nuovo impegno istituzionale per la senatrice democratica novarese Elena Ferrara, che entra nella neonata Commissione parlamentare d'inchiesta sulle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali. Un organismo voluto dal Senato e subito sposato dal presidente Grasso per approfondire e valutare con azioni concrete, cause, strumenti di prevenzione e contrasto verso un fenomeno di elevata gravità, purtroppo in continua escalation, che solo nell'ultimo anno ha visto colpire 351 amministratori pubblici.

"Per me, che sono stata amministratore - ha commentato la senatrice novarese - rappresenta la prosecuzione di un percorso iniziato con l'adesione alla campagna 'Riparte il futuro' di Libera e Gruppo Abele, che mi ha portato a indossare con orgoglio il braccialetto bianco, simbolo della lotta alla corruzione".

Nella prima seduta dello scorso 1° aprile, la presidente del nuovo organismo, la senatrice Doris Lo Moro, ha indicato come prima tappa della Commissione sul territorio Gravina di Puglia, al cui sindaco sono stati recentemente recapitati per posta due proiettili.

"E' importante dare un segnale forte - ha aggiunto la senatrice Ferrara - a chi cerca di contrastare senza scrupoli l'operato di coloro che lavorano correttamente a difesa e nell'interesse della collettività, nonché dimostrare agli amministratori locali, esposti in prima persona, che non sono soli".

"Un impegno - ha concluso Ferrara - che per me riguarda tutti i tipi di pressione illecita, non solo quelle di stampo mafioso, e tutti gli esecutivi, per gli esponenti di maggioranza come pure di minoranza, che si adoperano per tutelare il nostro territorio nell'ambito di attività particolarmente delicate".

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