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Elezioni in Provincia: è partito il totonomi. Besozzi in pole position

Il nuovo Consiglio non sarà più eletto dai cittadini, ma da sindaci e consigli comunali degli 88 Comuni del territorio

E' partito il toto nomi per il nuovo presidente della Provincia di Novara. La guida del rinnovato ente di secondo livello e il nuovo Consiglio non saranno più eletti direttamente dai cittadini, ma dai sindaci e dai consiglieri comunali degli 88 Comuni del Novarese, oltre ai consiglieri provinciali uscenti.

Le elezioni si terranno probabilmente il prossimo 12 ottobre: nel voto, ogni comune avrà un "peso" proporzionale alla popolazione residente, di conseguenza sarà il Comune di Novara, con oltre 100mila abitanti, ad avere un ruolo fondamentale nella scelta della presidenza.
E se fino ad alcune settimane fa proprio il nome di Andrea Ballarè era in pole position come candidato principe a ricoprire anche la presidenza della Provincia, la circolare del Pd che indica, per la scelta dei nomi, un sindaco che abbia davanti a sè cinque anni di mandato ha rimescolato parecchio le carte.

Tra i nomi più accreditati per la presidenza è quindi spuntato quello del sindaco di Castelletto Ticino, Matteo Besozzi. Besozzi, che è anche segretario provinciale del Pd, potrebbe avere il "via libera" del Comune di Novara, soprattutto se abbandonando la presidenza dei Democratici potesse lasciare spazio ad un "renziano" gradito a Ballarè. Besozzi pare avere la convergenza anche di Borgomanero, secondo Comune della Provincia a guida centrodestra.

Tra i sindaci neo eletti di area centrosinistra, pare aver declinato l'invito alla candidatura Valeria Galli, sindaco di Cameri e capogruppo uscente del Pd a Palazzo Natta. Qualche chances per Biondo (Romentino) e Gatti (Cerano). Molto accreditato, anche se in fase conclusiva del suo mandato da sindaco, anche Enrico Ruggerone di Trecate, in passato già consigliere provinciale.

Il centrodestra che amministra alcuni Comuni popolosi come Borgomanero, Oleggio, Arona e Galliate, non avrebbe al momento individuato un candidato unico su cui convergere. Nel voto, saranno determinanti anche le componenti civiche, presenti in tutti i piccoli Comuni in cui i partiti raramente si presentano con il proprio simbolo. Non è quindi da escludere che alla fine venga scelto un candidato trasversale.

Per presentare le candidature c'è tempo fino al 21 settembre. Gli elettori sono 1.021, per presentare una lista di aspiranti consiglieri (ne saranno eletto 15) occorreranno 53 firme, per il presidente servono invece 158 sottoscrittori.

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