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Elezioni comunali 2016

Donna ingegnere e mamma: ecco chi è Cristina Macarro, la candidata M5S

La sua città ideale è a misura d'uomo e di famiglia, dove rinasca in modo preponderante un forte senso civico. E sul riuscire a conciliare famiglia e lavoro è stata chiara: "Noi donne siamo abituate ai sacrifici"

Ingegnere libero professionista, moglie e mamma di cinque bambini. Cristina Macarro è la candidata sindaco scelta dal Movimento 5 Stelle per sfidare Andrea Ballarè alle elezioni comunali di questa primavera.

Una scelta che, come a livello nazionale con il "caso Meloni", ha suscitato qualche critica e polemica da esponenti politici locali: Antonio Pedrazzoli aveva dichiarato che "Cristina Macarro non può fare il sindaco di Novara. Questo non perché non abbia un buon profilo ma perché molto più semplicemente con cinque figli ha compiuto la nobilissima scelta di fare la mamma a tempo pieno. E’ impensabile che possa dedicare il giusto tempo e le giuste risorse per amministrare un’azienda quale è il Comune di Novara".

Noi l'abbiamo sentita per parlare della sua candidatura e del programma elettorale del Movimento 5 Stelle.

Lei è una donna e una madre che lavora che ha deciso di fare politica, cosa ne pensa della polemica di questi giorni sulle dichiarazioni di Bertolaso e Berlusconi circa l'impossibilità per una mamma di candidarsi a una carica politica?
In questi giorni su questa questione sono stata contattata da tantissimi di organi di stampa, abbastanza emblematico il fatto che nessuno mi abbia contattato per parlare del Movimento e del suo programma. Per quanto riguarda la possibilità di dedicarsi alla politica da donne, madri, mogli e lavoratrici credo si possa benissimo fare a patto di avere una solida famiglia alle spalle dove tra i genitori ci sia in tutto una parità dei ruoli e una forte capacità di interscambio, ovviamente è un sacrificio, ma noi donne siamo abituate ai sacrifici.

Chi è Cristina Macarro? E perchè i novaresi dovrebbero scegliere un candidato a cinque stelle?
Sono una semplice cittadina novarese, moglie e mamma, ingegnere libera professionista, mi sono avvicinata al Movimento 5 Stelle al pensiero del futuro dei miei bimbi e questo mi è stato di stimolo per capire che dovevo diventare parte attiva al cambiamento di un paese che offre sempre meno ai nostri figli; il mio pensiero è rivolto a tutti i giovani e alla loro possibilità di diventare uomini e donne in un paese che garantisca a tutti una vita dignitosa. In questo Movimento di cittadini ho trovato quei sani principi che secondo me dovrebbero caratterizzare la  politica, uno strumento al servizio della società. E’ grazie al Movimento che mi sono riavvicinata alla politica del nostro paese dopo un lungo periodo di disaffezione. I novaresi dovrebbero scegliere un candidato a cinque stelle perché porto la voce di cittadini che hanno come unica priorità la nostra città, i cittadini che ci abitano e il loro benessere. Inoltre il movimento 5 stelle ha come suo fondamento e base l’ascolto e la partecipazione dei cittadini, tutto parte da lì.

Sono già cominciati gli incontri con i cittadini per parlare del programma elettorale. Quali sono i punti fondamentali? Quali, secondo lei, le priorità che la città deve affrontare?
Si, gli incontri sono cominciati e sono contenta della partecipazione e del calore che i cittadini mi trasmettono. Novara può e deve diventare una città a misura di famiglia. Nel nostro programma, vista la situazione in cui versano le casse degli enti locali, siamo stati attenti a non promettere grandi opere, che restano spesso disattese, si trasformano in decennali debiti per la città e alla fine non portano ai cittadini un miglioramento della qualità della vita sensibilmente apprezzabile. I nostri interventi saranno tesi a migliorare gli aspetti della vita di tutti i giorni, il lavoro, gli spostamenti, la scuola, la sicurezza e la pulizia della città. 
Un punto che mi sta particolarmente a cuore è il sociale inteso anche come responsabilità a non lasciare indietro nessuno, quindi dedicheremo massimo impegno nel trovare soluzioni per rendere attrattivo il nostro territorio, riscoprendone valori, tradizioni e bellezza, incentivando l’insediamento di realtà produttive e commerciali che contribuiscano ad accrescerne la tipicità. 

Qual è la sua idea di città?
La mia città ideale è una città dove rinasca in modo preponderante un forte senso civico, è una città a misura d’uomo dove non vi siano differenze tra centro e periferie, dove il cittadino è parte attiva della vita cittadina e per questo ama la propria città, in parole povere la rinascita del concetto di comunità.

Che cosa condanna e cosa, invece, apprezza e approva di quanto fatto dall'amministrazione di Andrea Ballarè in questi anni?
L’ultima volta che mi è stata posta questa domanda per altro con molta insistenza mi sono trovata sui giornali come una delle più forti sostenitrici del piano Musa! E’ ridicolo se pensiamo alle battaglie condotte dal Movimento di Novara, pertanto mi limiterò a darvi solo uno spunto di riflessione. In questi mesi e in questi anni abbiamo incontrato cittadini, associazioni, imprese, comitati e la cosa che ci ha colpito di più è che tutti si lamentano della stessa cosa: questa amministrazione non ascolta e va dritta per la sua strada senza considerare le opinioni di chi ha una visione diversa. Credo che il sindaco uscente e il suo staff siano ben consci di questa grave carenza, da qui si spiega la forte propaganda degli ultimi mesi, si sta applicando un principio basilare della disinformazione di massa ovvero ripetere un concetto fino allo sfinimento tanto da portare il cittadino a credere che quel concetto sia vero, dipingendo un'altra realtà
 

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