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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2013

Elezioni politiche 2013: il presidente Sozzani replica alle accuse

Diego Sozzani, presidente della Provincia di Novara e per una manciata di giorni referente del coordinatore pro tempore del Pdl provinciale, riporta sul piano dell'equilibrio il dibattito che si intreccia sui media locali

Il presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani risponde alle accuse a lui rivolte nei giorni scorsi.

"Comprendo - dice Sozzani - che nell’odierno modo di intendere la politica, a dichiarazione spesso corrisponda azione contraria, ma seguitare a vedere dietrologie nel mio attuale modus operandi mi pare del tutto privo di fondamenta".

Sozzani, per una manciata di giorni referente del coordinatore pro tempore del Pdl provinciale, riporta sul piano dell’equilibrio il dibattito che si intreccia sui media locali.

"Ho letto, tra le varie cose - spiega il presidente della Provincia - che sarebbe mia la responsabilità del mancato riconoscimento del territorio novarese in sede di definizione delle liste. Ringrazio per il credito che mi viene implicitamente attribuito presso i vertici del Pdl e presso gli ambienti romani, ma temo di dover trasferire codesta responsabilità ad altri, forse a quanti per cinque anni hanno quotidianamente frequentato prestigiosi salotti e assemblee romane senza aver lasciato traccia alcuna di novaresità. È importante a questo punto affrontare la campagna elettorale con serietà e serenità. Il Pdl novarese, come quello nazionale, ha programma, uomini e capacità per affrontare i temi più urgenti oggi sul tavolo di tutte le famiglie. Ognuno di noi è chiamato con senso di responsabilità a fare la propria parte, per quanto di competenza rispetto ai ruoli che si rivestono".

"Qualcuno dimentica che, dall’8 giugno 2009, sono il presidente della Provincia. In queste vesti - ha aggiunto Sozzani - oggi mi trovo ad affrontare la peggior crisi istituzionale ed economica della storia di questo Ente. Non si pensi che gli emendamenti e i commi della Legge di Stabilità abbiano azzerato i problemi delle Province. I tagli ai bilanci sono oggettivi, così come i mancati trasferimenti. La chiusura del Bilancio 2013, con tutto ciò che comporta, è la grande sfida di questi giorni. Leggo poi stamani (venerdì 25 gennaio, ndr)sui media nazionali che taluni auspicano l’abolizione delle Province tramite iter costituzionale. Ne desumo, e non avevo dubbi a riguardo, che la partita 'Province' è lungi dall’essere risolta. Ma al di là di facili demagogie le risposte più urgenti sul tavolo non riguardano il sesso degli angeli, bensì come garantire il trasporto pubblico, come aprire le scuole, come affrontare il dramma della disoccupazione giovanile e non, come garantire i servizi al cittadino che, oppresso dalla crisi economica, è saturo e legittimamente esasperato da continue quanto sterili polemiche che hanno come unico scopo quello di garantire qualche poltrona romana… Nel caso fosse sfuggito ai più, il sottoscritto non è candidato ad alcunché".

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