Caro benzina: nuovo blitz notturno di Gioventù Italiana Novara
Nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 gennaio, la destra giovanile si è mossa con un'iniziativa simbolica: in molti distributori della città i cartelli dei prezzi sono stati coperti con l'elenco di tutte le tasse che vengono pagate sulla benzina
I ragazzi di Gioventù Italiana Novara tornano a farsi sentire, questa volta per protestare contro il caro benzina.
Nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 gennaio, infatti, il movimento legato alle Destra di Storace si è mosso con un'iniziativa simbolica, volta a sensibilizzare l'opinione pubblica e i governanti. In molti distributori della città, il cartello che espone il prezzo dei carburanti è stato coperto con volantini recanti l'elenco completo di tutte le tasse che vengono pagate dagli italiani sulla benzina.
"Tasse inutili e dalle dubbie finalità - commentano da Gioventù Italiana Novara - che finiscono però col gravare pesantemente sul prezzo finale di benzina e diesel. Il prezzo del carburante ha superato ormai ogni record in Italia: giorno dopo giorno, aumento su aumento, fare il pieno sta diventando ormai un lusso per pochi".
Con la loro azione, i giovani della destra novarese hanno voluto puntare l'attezione sui continui aumenti dei prezzi dei carburanti, dovuti in particolar modo agli effetti della manovra economica del Governo Monti e ad alcune tasse aggiuntive regionali.
"Nel resto d'Europa, e non solo - aggiungono i giovani novaresi - non è affatto così: in paesi come Francia, Spagna, Germania, la tassazione sulla benzina è di molto inferiore alla nostra. Forse perché loro non sono ancora costretti a pagare piccole ma significative percentuali su eventi di decine anni fa, come la guerra in Abissinia del '35 o l'alluvione di Firenze del '66, come il disastro del Vajont del '63 o la missione militare in Libano dell'83. Le stangate del Governo Monti rappresentano poi un'azione criminale nei confronti delle tasche degli italiani: piuttosto che continuare a tassarci, Monti pensi a sfoltire i vergognosi e iniqui privilegi della classe politica più pagata al mondo".
