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Province: a Palazzo Natta l'incontro tra Novara e Cuneo

I presidenti delle due amministrazioni provinciali, Sozzani e Gancia, si sono incontrati oggi per trovare forme di collaborazione fra i rispettivi enti in vista dei cambiamenti introdotti dal decreto sulla Spending Review

Si è svolto questa mattina, giovedì 30 agosto, a Palazzo Natta l'incontro tra il presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani e al presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia.

Obiettivo della riunione: trovare forme di collaborazione fra i rispettivi enti in vista dei cambiamenti introdotti dal decreto sulla Spending Review.

"Questa situazione di crisi - ha dichiarato Sozzani -, questa revisione globale che investe le Province deve essere affrontata con una strategia di collaborazione che viene dal basso. Il dibattito sull’antipolitica, del tutto sterile ai fini di una gestione dell’emergenza economica in cui versa il Paese, non ci interessa. Quello che dobbiamo fare è dare risposte, in tempi brevi, a prescindere dagli obblighi imposti dalla Spending Review".

La Provincia di Cuneo, forte delle proprie dimensioni, è tra le quelle che sono state "salvate" dalla ghigliottina del Decreto Ministeriale, mentre Novara, a causa delle insufficienti dimensioni territoriali, figura tra quelle destinate a scomparire in virtù di più o meno definiti accorpamenti.

"Ieri (mercoledì 29 agosto, ndr) - ha aggiunto Sozzani - alla riunione del CAL abbiamo presentato il progetto del quadrante, abbiamo addotto motivazioni concrete per cui riteniamo che questo ridisegno territoriale possa essere una scelta vincente in un’ottica di sviluppo della nostra economia. Ma se non si trovasse un accordo, e se la Corte Costituzionale azzerasse tutto? Io credo che dalla stretta e fattiva collaborazione tra i territori, possa venire l’unica soluzione possibile alla crisi in cui versa il Paese e in cui versano gli enti di area vasta. Al di là della Spending Review, i tagli governativi stanno di fatto cancellando le Province che non saranno più in grado di garantire i servizi cui sono preposte. Il quadrante e la collaborazione tra le province di Novara, Biella, Vercelli e Verbania rappresentano una soluzione praticabile e concreta. A mio avviso l’unica percorribile: abbiamo due strade, quella imposta dalla legge, e quella imposta dal buon senso, dal buon senso civico e civile".

"Mi piacerebbe pensare - ha commentato la presidente Gancia - che questa riorganizzazione possa essere una riorganizzazione dello Stato in  generale, non solo delle Province. Auspicabile quanto la ripresa del percorso del federalismo; una riorganizzazione fondata sulla ridistribuzione dei costi in egual misura. Ha senso pensare ancora alle Province a statuto speciale? La Provincia di Bolzano ha un bilancio, comprensivo delle spese sanitarie e scolastiche, di cinque miliardi di euro. Quella di Cuneo, davvero di poco più piccola, pareggia a 120 milioni. Una sproporzione oggi ingiustificata. Si può tranquillamente parlare di concorrenza sleale. Possiamo fare anche il mea culpa circa le precedenti gestioni, laddove si è troppo assunto e troppo delegato ad agenzie, autorità d’ambito piuttosto che a consorzi e parchi. In questo senso occorre riorganizzare. Laddove abbiamo potuto siamo già intervenuti, ma ora ci troviamo di fronte a situazioni paradossali dove gli uffici territoriali dello Stato mettono in mora le Province per gli interventi sulle strade, sulla sicurezza nelle scuole, ma alle Province vengono tagliate le risorse perché possano intervenire. Personalmente ho trovato scorretto che lo Stato si sia appropriata dell’accise sull’addizionale energetica".

"In tema di assunzioni - ha dichiarato il vice presidente della Provincia di Novara Luca Bona, presente all'incontro - percentualmente le spese di Novara e Cuneo, si attestano sul 20% della spesa totale, se parliamo di Province del centro-sud, scopriamo valori nell’ordine del 47%. Di più: il taglio sulla spesa che ci viene ulteriormente imposto è lo stesso che dovrà affrontare la Provincia di Palermo che è sicuramente molto più vasta della nostra".

"Siamo sicuri - ha concluso Sozzani - che i Comuni siano pronti e strutturati per recepire le competenze che deriveranno dall’abolizione delle  Province? La Provincia di Novara sta portando avanti un progetto, lo sta facendo nelle sedi opportune, nel CAL, ma soprattutto incontrando i sindaci del territorio, e tra qualche giorno confrontandosi anche con le realtà politiche, amministrative, imprenditoriali e sociali delle Province di Novara e Verbania. In termini di contatti e di collaborazione è proprio di ieri mattina l’incontro anche con il sindaco di Varese Attilio Fontana, con il quale si è parlato anche di un’ipotesi di accordo di programma tra le province e i comuni capoluogo di Varese, Novara e Verbania, inerente attività culturali e iniziative turistiche, ispirate alla caratteristica comune di essere territori affacciati sui laghi. Non è un intento provocatorio, semplicemente, crediamo, una questione di buon senso".

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