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M5S, nidi comunali: formazione professionale o "propaganda" partitica obbligatoria?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Nel mese di novembre, educatori e coordinatrici degli asili nido comunali di Novara hanno ricevuto una lettera a firma del Dirigente del Settore Servizi Sociali del Comune, in cui si comunicava l’organizzazione di due "incontri formativi".

E fin qui nulla di strano.

Il primo dei due incontri però ha come tema il disegno di legge dalla senatrice Pd Elena Ferrara sulla prevenzione e contrasto del cyber bullismo e prevederebbe una tavola rotonda con protagonisti la stessa senatrice, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Novara, Elia Impaloni, e l’assessore alle Politiche Sociali delle Regione Piemonte, Augusto Ferrari.

E qui cominciano le stranezze.

Innanzitutto appare poi quantomeno curiosa la decisione di non inserire tra gli interventi alcuni tecnici del settore che potrebbero quantomeno vivacizzare e dare un reale peso formativo all’incontro.

Altra curiosità è quella di rendere obbligatorio un evento che rientra tra le proposte organizzate dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Novara all’interno della manifestazione "I nidi comunali: 40 anni con i bambini e le famiglie", di per se già gratuiti e a ingresso libero previa iscrizione.

Ci siamo quindi posti alcune domande a nostro modo di vedere centrali riguardo il tema.

Quale può essere il senso di "formare" il personale educativo dei nidi su una tematica come questa senza che vi siano stati i necessari percorsi formativi antecedenti sull’educazione all’utilizzo dei nuovi media per i bimbi dagli 0 ai 4 anni considerando poi che la proposta di legge non dedica alcuna attenzione riguardo la fascia di riferimento dei nidi comunali?

Certi (o forse no?) che non si voglia "approfittare" dell’iniziativa per espletare maldestramente l’obbligo di formazione obbligatoria senza addossarsi le spese di un vero momento di formazione professionale o per prevenirsi dal rischio della possibile scarsa partecipazione, quale sarebbe la ratio?

Quali sono le motivazioni che hanno portato alla decisione di rendere obbligatorio un incontro la cui partecipazione di soli esponenti riconducibili al Partito Democratico? Possibile che non ci si ponga il problema che una scelta del genere non possa che caratterizzare questo evento come momento puramente propagandistico?

Queste domande, nella giornata di venerdì 12 dicembre, sono state depositate tramite un’interrogazione in cui chiediamo al Sindaco e all’Assessore Impaloni spiegazioni su ogni aspetto della vicenda oltre a richiedere, come omaggio al buon senso, di eliminare qualsiasi obbligatorietà di partecipazione all’evento.

Luca Zacchero - cittadino eletto al Consiglio comunale di Novara

Davide Crippa - cittadino eletto alla Camera dei Deputati

Carlo Martelli - cittadino aletto al Senato della Repubblica

Gianpaolo Andrissi - cittadino eletto al Consiglio regionale del Piemonte

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