Fondazione Coccia: regalarle una parte di teatro non si può fare

I consiglieri comunali dell'Unione di Centro e del Movimento 5 Stelle contro la patrimonializzazione della Fondazione Coccia.

"Regalare una parte del teatro alla Fondazione Coccia, darle in uso il resto dell’immobile per trent’anni è un’operazione che non si può fare: mancano i presupposti di legittimità. Sfidiamo i revisori dei conti a esprimere parere favorevole": così Luca Zacchero (M5S) e Antonio Pedrazzoli (Udc) vanno all’attacco del progetto dell’amministrazione comunale che intende patrimonializzare la Fondazione in modo da renderla più forte.

"Sarà un caso che su questa cosa sono tutti d’accordo e solo noi ci stiamo opponendo?", è la domanda che si pone Zacchero. E la risposta è questa: "Si tratta semplicemente di un’azione dettata dalla volontà dei nuovi di non andare contro i vecchi, una sorta di lasciapassare che si tramanda di amministrazione in amministrazione. Insomma, nessuno vuol farsi del male".

L’idea principale di Zacchero e Pedrazzoli è che "si deve fare un’azione di responsabilità nei confronti del precedente Cda della Fondazione. Ci devono spiegare perché una situazione debitoria creatasi per colpa di qualcuno debba ricadere sulle spalle dei cittadini. Esistono precise norme del codice civile che devono essere applicate".

Per i due membri dell’opposizione, "l’operazione ha un solo scopo, quello di dare alla Fondazione qualcosa da offrire in garanzia alle banche per poter accendere un mutuo e coprire il 'buco' d aun milione e mezzo: insomma, il pubblico garantisce i debiti del privato".

"Perché da un equivoco bisogna uscire - conclude Pedrazzoli -. La Fondazione e il Comune sono due cose ben distinte; tant’è che l’amministrazione potrebbe lasciar andare la Fondazione per la sua strada e riappropriarsi dell’organizzazione della stagione teatrale".