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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Cave: dopo 37 anni presentata una nuova legge in Piemonte

Rossi: "Abbiamo messo ordine nel settore delle attività estrattive coniugando ambiente, attività produttiva e legalità"

Porre il Piemonte in una posizione di avanguardia rispetto alla gestione delle attività estrattive. E' questo l'obiettivo della proposta di legge "Disciplina delle attività estrattive: disposizioni in materia di cave" che abrogherebbe la precedente legge regionale n°69 del 22 novembre 1978.

"La necessità di un diverso approccio - ha spiegato il consigliere regionale Domenico Rossi, primo firmatario del documento - e una visione attuale del settore che superasse una normativa obsoleta, legata ad un contesto di grande richiesta di materie e basata sul presupposto culturale che le risorse dell’ambiente fossero completamente a disposizione dell’uomo per lo sfruttamento: sono queste  le ragioni che ci hanno spinto a lavorare su questa proposta".

"Era un impegno prioritario che mi sono preso con i cittadini - ha aggiunto il consigliere democratico novarese - occuparmi di questo tema e portarlo al centro del dibattito e dell'attenzione dell'assemblea regionale".

"Ora il testo farà il suo iter legislativo - ha spiegato il capogruppo del Partito Democratico Davide Gariglio - siamo aperti ai contributi di tutti e sono convinto che grazie ad un'ampia condivisione e che diventerà presto legge. Del resto siamo arrivati a questo testo dopo un confronto con le parti interessate: sappiamo che non piacerà a tutti ma siamo anche convinti che il settore necessiti di nuove regole chiare e trasparenti".

Un percorso condiviso che ha visto lavorare il Gruppo del Partito Democratico fianco a fianco al mondo dell'associazionismo, parti sociali, associazioni di categoria, organi di controllo, tecnici. Un percorso che ha portato ad una proposta di legge che deve essere di tutti per consentire uno sviluppo dell’attività di coltivazione di cava in sintonia con il rispetto dell’ambiente e della legalità.

"Ci eravamo presi l’impegno - ha sottolineato il capogruppo di Sel Marco Grimaldi - davanti alle associazioni ecologiste che chiedevano di uscire dal far west e ai tanti sindaci che reclamavano di non essere lasciati soli nei controlli, di mettere in campo una proposta che riguardasse la programmazione, i controlli, le concessioni e i canoni. Dopo il voto sugli aumenti delle sanzioni, finalmente è pronta una legge che potrà porre un argine alla trasformazione delle cave in miniere d’oro per le organizzazioni mafiose".

Una legge quadro, attesa in Piemonte da 37 anni, per ridisegnare un settore dando priorità alla programmazione delle attività estrattive, in equilibrio tra attività produttive, rispetto ambientale e norme urbanistiche, ma anche alla massima riduzione del consumo di suolo contestualmente all'aumento del riciclo di inerti, senza dimenticare la previsione di una serie di strumenti che tendono a limitare gli effetti negativi sull'ambiente e i comportamenti illeciti.

"Nessuna volontà di penalizzare le imprese - ha concluso Rossi - tutt'altro: intendiamo consegnare loro gli strumenti necessari per costruire, dentro a percorsi certi, il proprio futuro in un mercato libero da ingerenze illecite".

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