Gentiloni a Novara con "La Città Aperta" per parlare di populismi
Appuntamento lunedì 3 dicembre all'Università del Piemonte Orientale
L’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sarà a Novara il prossimo 3 dicembre, ospite dell’associazione "La Città Aperta" e del Circolo dei Lettori di Novara (l’incontro si svolgerà presso la Facoltà di Economia in via Perrone, dalle 17, aula 202, 300 posti) per parlare di populismi, di Europa e di altri temi d’attualità nell’agenda politica italiana.
Lo spunto è la presentazione del libro "La sfida impopulista" (Rizzoli, 2018) in cui l’ex premier ripercorre la sua stagione di governo: l’arrivo a Palazzo Chigi dopo la sconfitta del referendum, i rapporti con i leader mondiali, la crisi sociale e quella delle banche, la fine dell’epoca d’oro
della globalizzazione e le tensioni in Europa, il terrorismo e l’emergenza migratoria. In questo scenario affronta la vittoria alle elezioni del 4 marzo di forze politiche che mettono a rischio i valori alla base delle democrazie liberali dell’occidente. Gentiloni risponderà alle domande del politologo ed esperto di comunicazione Mario Rodriguez e di Giuseppe Genoni, coordinatore politico di "La Città Aperta", che da mesi organizza appuntamenti di approfondimento politico-culturale molto seguiti.
"Questo populismo nazionalista mi fa paura. L’onda sovranista ingrossata dalla crisi e sospinta al governo di alcuni grandi Paesi è una minaccia per i valori del sistema liberale - scrive Gentiloni nel libro - Per difendersi, bisogna prima di tutto sottrarsi al contagio. Essere saldamente, fieramente impopulisti. Che è tutto il contrario dell’essere impopolari".
"La vera rivoluzione - spiega Gentiloni nel suo libro - è quella del buon senso, la capacità di far fronte alla complessità dei tempi che viviamo puntando su serietà e preparazione, per restituire rappresentanza a un elettorato smarrito, spaventato, rassegnato".
All’incontro è prevista anche una nutrita partecipazione degli studenti del corso di Diritto costituzionale che potranno confrontarsi e rivolgere domande all’ex premier.