Chissà cosa ne pensano il presidente Cota, l’assessore Giordano, il presidente della Provincia Sozzani e i parlamentari Mancuso e Nastri delle prime parole di buon senso dette del capogruppo alla Camera (Pdl) Cicchitto sul tema della difesa. Dopo il battage pubblicitario fatto sulle magnifiche sorti progressive degli F-35 si adegueranno alle nuove tesi?

A Cicchitto non potrà sfuggire che nel frattempo il nostro Paese ha già speso 2 miliardi di euro per la ricerca  (alla Lockeed, praticamente un fondo perduto) ed investito 700 milioni di euro per le strutture di Cameri.  Quanti e quali  investimenti a favore del sociale o altri settori di comune interesse si sarebbero potuti realizzare!

Siamo ancora in tempo, in questa fase di revisione della spesa, a tagliare i fondi destinati agli F-35 a favore della Città della salute di Novara come propone giustamente il sindaco Andrea Ballarè, e ne saremmo ben contenti.

Ma restano i nodi politici e di politica industriale aerospaziale che sono notevoli e vanno affrontati con urgenza.

Per ora osserviamo che il programma F-35 ha un effetto occupazionale vicino allo zero, non ha nessuna ricaduta tecnologica, ha un misero rientro industriale inferiore al 20% (spendiamo 15-20 miliardi e ne ricaveremo meno di 3, se tutto va bene), non è adeguato al nostro supposto modello di Difesa che la Costituzione delimita con precisione, va nel senso opposto ai sacrifici chiesti ai comuni cittadini. Per il futuro, poi, i costi di manutenzione ci costeranno tre volte l’acquisto.

Ci auspichiamo che il Ministro della Difesa metta a disposizione della valutazione più attenta anche progetti e programmi che lui stesso aveva promosso nel suo precedente ruolo professionale.

Oggi l’Italia vive la stagione della difesa dello stato civile e dei diritti fondamentali delle persone; tra questi, in primo luogo, il diritto alla salute per tutti.


Segreteria provinciale Pd Novara - Elena Ferrara