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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Pd: "La terza pista di Malpensa: cambio di rotta del Centro Destra?"

La segretaria provinciale del Partito Democratico novarese Elena Ferrara e il responsabile Ambiente Adriano Fontaneto intervengono sul progetto di una terza pista dell'aeroporto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Dopo anni di lotta ancora una volta i cittadini, gli enti locali e le forze sociali dell’Ovest Ticino discutono (guarda caso i mesi estivi sono prediletti) della terza pista di Malpensa.

La storia più recente racconta che nell’estate 2011 il Ministero riceve tanti No incondizionati alla terza pista come osservazioni al master plan  presentato da Sea. In ottobre la Commissione Ministeriale per la Valutazione di impatto Ambientale rispedisce il progetto al mittente chiedendo una revisione complessiva delle progettualità riferite a diverse infrastrutture oggetto di ampliamento. Nell’aprile 2012 il Direttore Relazioni esterne di Sea Claudio Del Bianco dichiara alla Commissione Mobilità del Comune di Milano "Se rimangono gli attuali livelli di traffico, la terza pista di Malpensa non la facciamo". E i livelli di trafficosono rimasti al palo (19 milioni di passeggeri nel 2011).

La terza pista non è più una priorità per Expo 2015 e viene dichiarata economicamente insostenibile. Ma allora perché ripresentare il progetto di ampliamento di Malpensa con tanto di terza pista a maggio 2012?

E’ da tempo che il Pd sostiene che l’operazione è squisitamente speculativa e non ha nulla a che fare con la ratio dello sviluppo aeroportuale. Valgono molto di più capannoni per logistica e bretelle stradali.

Ma non tutto si ripete da copione. Quest’anno c’è una novità: anche il Pdl si è accorto che le rotte della terza pista verrebbero tutte sul Piemonte e che questo rappresenterebbe una grave minaccia per la vivibilità del nostro territorio e l’on. Nastri rivendicherebbe almeno qualche infrastruttura in cambio della salute dei suoi concittadini.

Siamo al limite della farsa: se non fosse che la posta in gioco è troppo alta verrebbe voglia di godersi lo spettacolo dell’ennesima resa dei conti tra le forze interne al Centro Destra. Non si tratta solo di grave impatto ambientale, il progetto Malpensa 2000 è fallito e ha sottratto imponenti risorse anche nei recenti anni di crisi. Evidentemente anche il Pdl se ne è accorto. Ma che dice la Lega che ne aveva fatto una sua bandiera promettendo un grande sviluppo del territorio, indotti colossali e la totale panacea occupazionale: anche loro sono per cambio di rotta?

Il Pd ancora una volta e a tutti i livelli istituzionali porterà il proprio contributo ribadendo tutta la sua contrarietà e sostenendo l’opportunità di procedure più stringenti da parte del Ministero, procedure che Malpensa ha sempre schivato. Oggi i dati sulle ricadute sulla salute e l’ambiente sono però inconfutabili.

 
Elena Ferrara - segretaria provinciale Pd Novara

Adriano Fontaneto - responsabile Ambiente Segreteria provinciale Pd
 

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