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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Pd accusa la Provincia: Sozzani sta preparando un colpo di mano

Tutto nasce dalla decisione della Giunta provinciale di spostare l'avanzo di bilancio, pari a 150mila euro, nelle casse della Fondazione Novara Sviluppo. Fondazione che, secondo quanto comunicato dal Partito Democratico, si prepara ad una trasformazione completa

Cambiamenti in vista per la Fondazione Novara Sviluppo, che non sarà più quella che tutti hanno conosciuto fino ad ora. E' questo il contenuto del "vaso di Pandora" che il Partito Democratico di Novara ha deciso di scoperchiare.

La questione nasce durante l'ultimo Consiglio provinciale, quando la Giunta Sozzani comunica di aver destinato l'avanzo di bilancio, pari a 150mila euro, ad una serie di iniziative riportare nel capitolo "Piano Strategico". Alle richieste di spiegazione del gruppo consigliare del Pd, il presidente Sozzani risponderà in seguito, durante un incontro presso la sede della Fondazione Novara Sviluppo, nelle cui casse è stato trasferito il contributo economico.

Da questo punto in poi appare tutto più complicato. Cominciano a circolare informazioni, non ufficiali, in cui si dice che la Provincia di Novara intenda cambiare lo Statuto della Fondazione per renderla più autonoma. Informazioni che scatenato, immediata e puntuale, la risposta polemica da parte del Pd, che indice una conferenza stampa per rendere note le ultime novità a riguardo.

"Abbiamo convocato questa conferenza - ha spiegato la capogruppo del Pd in Consiglio provinciale Valeria Galli - perchè la settimana scorsa, nell'incontro presso la Fondazione Novara Sviluppo, il presidente Sozzani non ha dato risposta sul trasferimento di 150mila euro alla Fondazione. Anzi, all'incontro il presidente ci ha spiazzato dicendo che hanno pensato di trasformare l'istituzione in qualcosa di più privatistico e autonomo. La cosa ci ha spiazzati perchè, come è noto, la Fondazione è nata all'interno della Provincia di Novara e renderla autonoma significa sganciarla dall'Ente".

"Il presidente Sozzani - ha proseguito Galli - vuole così trasformare un soggetto per lo sviluppo, la crescita e la ricerca in un club esclusivo, e per di più con un ricco "buffet" di fondi pubblici. Riguardo a questo trasferimento di denaro avevamo chiesto spiegazioni, soprattutto perchè avvenuto in una fase di emergenza sociale e tagli alla spesa pubblica senza precedenti. Inoltre, perchè destinare 150mila euro alla Fondazione Novara Sviluppo proprio nel momento in cui avviene il riordino delle Province? Si va a fare un investimento su qualcosa che tra poco apparterrà ad un'area più vasta, oltretutto con meno competenze. La cosa non quadra, anche perchè è avvenuta senza trasparenza. Noi non siamo contro lo sviluppo della Fondazione, ma in questo momento il territorio ha altri problemi e altre esigenze. Questa, poi, non è la prima volta che sottolineiamo le scelte fatte dal presidente senza condivisione: a conti fatti lui non vuole la collaborazione ".

Quello contestato dal Pd non è tanto il contributo versato nelle casse della Fondazione, quanto piuttosto il modo in cui è stato fatto: con poca o nessuna trasparenza. E non solo, ad allarmare i consiglieri provinciali c'è anche la volontà di cambiare le regole del soggetto.

"Durante l'ultimo incontro presso la sede della Fondazione - ha spiegato la consigliera Milù Allegra - ci fu detto che si intendeva cambiare lo statuto della stessa, in modo tale che resti autonoma. Anche se autonoma non lo è mai stata. Così ci siamo informati, e abbiamo scoperto che la volontà è quella di cancellare la Commissione di indirizzo e di vigilanza, tagliando così i ponto con associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e università. Secondo quanto appreso, tutti i poteri andrebbero al nuovo Cda nominato esclusivamente dalla Provincia, che passa da 11 a 5 componenti (tre nominati dalla Giunta provinciale e due dal Cda uscente). Tra questi 5 la Provincia nominerà il presidente. Una delle novità è che con il nuovo statuto del Cda potranno far parte politici e amministratori locali, che abbiamo o meno completato il loro mandato (diversamente da quanto accade ora, in quanto c'è incompatibilità tra i membri del Cda e le cariche politiche e amministrative). Non solo, il Cda resterà in carica per 7 anni, e in questo modo non è più legato al mandato dell'amministrazione provinciale. La cosa non è ancora chiara, ma siamo allarmati. Ci sembra che in questo modo ci sia qualche problema di democrazia".

Oltre a questo, verrebbe inoltre ampliata la missione della Fondazione, che si aprirebbe anche al campo dell'energia. Ad ogni modo, al momento di tratterebbe solo di una proposta, che però mette in allarme i consiglieri provinciali di minoranza: "Di queste modifiche - dicono - la Commissione di vigilanza non ne sapeva nulla".

"Può un Sozzani, senza più alcuna prospettiva politica, arrogarsi il diritto di indicare un percorso senza prima condividerlo? E’ inqualificabile, - ha aggiunto il consigliere Fabrizio Barini - non considerare che, fino a prova contraria, le funzioni del nuovo Ente intermedio di area vasta si limitano a due grandi capitoli: Ambiente, Trasporti e viabilità. Ecco perché questa urgenza. Vogliono cambiare lo Statuto prima che si proceda al riordino delle Province. Non ci resta quindi che allargare le braccia e chiedere a gran voce le dimissioni di un presidente che rischia di contribuire all'allontanamento dei novaresi dalla (buona) politica e di compromettere sul nascere il lavoro della nuova Provincia. Un presidente che non ha né il buon senso, né la vergogna di continuare pubblicamente ad ispirarsi alla vision Formigoni".

 

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