Dai primi mesi del 2016 la Regione Piemonte metterà in campo 21 milioni di euro per sostenere i disoccupati e coloro che sono rimasti senza ammortizzatori sociali, aiutandoli a ritrovare un'occupazione. Ad annunciarlo sono stati il presidente Sergio Chiamparino e l'assessore al Lavoro Gianna Pentenero, durante un incontro con i sindacati svoltosi lo scorso 4 dicembre.

Sei milioni di euro saranno destinati alla ricollocazione e ne potranno beneficiare circa 2mila persone, ma solo nei settori metalmeccanico, ict e tessile. I 15 milioni restanti, destinati al minireddito, saranno in realtà erogati mediante politiche attive del lavoro finanziate con fondi europei e potranno isifruirne circa 5mila persone, ciascuna delle quali potrà ottenere un voucher di servizi del valore massimo di 3mila euro. Rientrano in questa categoria incentivi alla partecipazione a corsi di formazione, che come avviene in altre Regioni potrebbero quindi portare un piccolo reddito a chi li frequenta, oppure tirocini di alcuni mesi che vengono pagati 600 euro al mese.

"Politiche di sostegno al reddito slegate da una concreta ricerca di lavoro non ce ne sono - ha chiarito Chiamparino - ma possiamo dare un sostegno temporaneo nel periodo della ricerca del lavoro".

"Il tema del sostegno al reddito - ha aggiunto Pentenero - è un'emergenza e va affrontato con una modifica del sistema del welfare. Purtroppo il bilancio della Regione non ci permette di agire in autonomia in questo campo. Ciò che possiamo fare è agire indirettamente con misure di politica attiva del lavoro".