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"Rimborsopoli", Giordano: "Non c'entro con le spese contestate"

L'ex sindaco di Novara, e ora consigliere regionale in Piemonte, si difende così nell'ambito dell'inchiesta della procura di Torino per i cosiddetti rimborsi facili

"Ho depositato la mia memoria difensiva, non c'entro nulla con le spese contestatemi quando ero all'estero".

Con queste parole il consigliere regionale piemontese della Lega Nord Massimo Giordano, ed ex sindaco di Novara, si difende nell'ambito dell'inchiesta della procura di Torino per i cosiddetti rimborsi facili.

"L'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativa alle mie cellule telefoniche - ha commentato Giordano - è a conforto della tesi difensiva. Ossia che molte richieste di rimborso che mi sono state attribuite non sono state fatte da me, né da persona da me incaricata, né ho mai beneficiato di quei rimborsi. In sintesi, non ne sapevo nulla perché la persona che ha presentato le richieste a firma propria, come risulta pacificamente dalle carte che anche gli organi di stampa posseggono, non ha contatti con me da tre anni, ribadisco che nessun euro di questi rimborsi è mai entrato nelle mie tasche".

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