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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Sanità: approvato dalla Regione il nuovo piano socio-sanitario

Il nuovo Piano regionale intende integrare gli ospedali in una sola grande rete in grado di dare appropriata ed efficace risposta sanitaria a costi sostenibili a tutti i cittadini

Appropriatezza delle prestazioni, riorganizzazione del sistema degli ospedali e delle strutture territoriali e compartecipazione modulata dei cittadini alla spesa: sono queste le colonne portanti del nuovo Piano socio-sanitario che la Giunta regionale ha approvato il 25 ottobre.

"Si tratta di un ulteriore passo - ha commentato il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota - per l’attuazione della riforma sanitaria, che
porterà ad una modernizzazione del sistema, oltre che a risparmi derivanti dalla lotta a sprechi, inefficienze e duplicazioni".

"Con l’approvazione del Piano - ha aggiunto l'assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino - inizia il percorso in sede di Commissione e di Consiglio, mentre parallelamente continuerà il dialogo a livello istituzionale con il mondo associativo e con gli enti ed organismi che operano nel
settore della sanità e dell’assistenza. Il piano si propone di liberare risorse che potranno essere riutilizzate anche per attività socio-sanitarie. Vogliamo creare un sistema sanitario sostenibile nel tempo anche economicamente, attraverso un attento monitoraggio dei costi e la loro costante verifica".

Obiettivo del Piano è quello di  integrare gli ospedali in una rete in grado di dare appropriata ed efficace risposta sanitaria a costi sostenibili ad un ambito territoriale secondo il principio dell’intensità di cura.

In quest'ottica rientra la suddivisione degli ospedali in: ospedali di riferimento ad alta specialità dove sono concentrate la tecnologia e l’innovazione, ospedali cardine per risposta alle acuzie più frequenti (specialità mediche, chirurgiche con ricovero  ordinario anche in funzione di emergenza), ospedali di prossimità (prestazioni diagnostiche e terapeutiche di specialità di base diffuse e di bassa intensità). Quelli non più idonei per età e strumentazioni tecnologiche o a basso livello di utilizzazione saranno riconvertiti in strutture di lungodegenza/riabilitazione o in poliambulatori.

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