rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Trapianti di rene: all'ospedale di Novara celebrato il 100° trapianto da donatore vivente

L'operazione è stata effettuata lo scorso aprile: la donazione è avvenuta tra madre e figlia

Superata quota 100 trapianti da donatori viventi all'ospedale Maggiore di Novara. In occasione della Giornata nazionale per la donazione degli organi, che si è celebrata domenica 27 maggio, la struttura complessa a direzione universitaria di Nefrologia ha infatti celebrato il traguardo del centesimo trapianto da donatore vivente.

L'operazione è stata effettuata con successo lo scorso aprile, quando una madra ha donato un rene alla propria figlia affetta da una malattia immunologica, che l'ha portata alla necessità di trattamento emodialitico presso l'ospedale di Novara. E nei giorni scorsi, sono stati già eseguiti anche il centunesimo e il centoduesimo trapianto da vivente.

Il trapianto renale da donatore vivente rappresenta una delle eccellenze dell'azienda ospedaliero universitaria novarese, dove tutte le strutture coinvolte nel trapianto (nefrologia, urologia, chirurgia vascolare, dialisi, anestesia, rianimazione) lavorano insieme in una struttura multidisciplinare, ottendendo risultati di prestigioso livello per i pazienti. Non a caso il centro trapianti di rene del Maggiore è un centro di riferimento per il trapiando da donatore vivente. La percentuale di trapianto da vivente (circa il 15% dell'attività) pone infatti Novara tra i primi centri in Italia e a livello europeo.

Novara offre comunque tutte le possibili opzioni delle tecniche di trapianto renale: trapianto singolo e doppio da donatore deceduto, trapianto da donatore vivente anche ad0 incompatibile, il cosiddetto "contro gruppo sanguigno", e il trapianto "pre emptive", cioè prima dell'avvio del trattamento dialitico sia da donatore deceduto che vivente. Il concerto con il centro nazionale trapianti, l'ospedale Maggiore partecipa inoltre a programmi su scala nazionale, come il progetto di trapianto per pazienti iperimmuni o il trapianto da donatore vivente in modalità "cross-over".

Attualmente, dall'avvio dl programma nel 1998, sono stati eseguiti 1247 trapianti renali, di cui 102 da donatore vivente.

In Piemonte i donatori di organi iscritti all'Aido sono circa 100mila, di cui 15mila nelle province di Novara e Vco e 2500 nella sola città di Novara. Ma c'è ancora tanto da fare per sensibilizzare i cittadini ad esprimersi (in vita) sulla donazione di organi. Una decisione importante, che diventa fondamentale nel caso della donazione a cuore non battente, che permette di prelevare gli organi anche da donatori morti per arresto cardiaco. Una procedura che deve essere fatta in poco tempo, per evitare la degradazione degli organi, e che quindi necessita del consenso formale espresso in vita dal potenziale donatore.

La storia del centro trapianti di rene di Novara

L'attività di trapianto renale a Novara è iniziata nel novembre del 1998; quest'anno, quindi, si festeggerà il 20° anniversario dell'apertura del centro. Il trapianto renale è l'unico programma di trapianto di organo solido del Maggiore e offre la possibilità di ottenere i benefici clinici e sociali del trapianto ai pazienti uremici cronici del Piemonte Orientale oltre che a molte persone residenti fuori regione. Il programma di trapianto si avvale della collaborazione di tutte le strutture di nefrologia e dialisi del quadrante ed è situato all'interno della struttura complessa di Nefrologia che, oltre all'attività trapiantologica, funge da punto di riferimento del quadrante del Piemonte Orientale per la diagnostica e terapia delle principali nefropatie, malattie autoimmuni e malattie rare di interesse nefrologico.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Trapianti di rene: all'ospedale di Novara celebrato il 100° trapianto da donatore vivente

NovaraToday è in caricamento