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Salute

Chirurgia robotica urologica: a Novara il primo corso di formazione con simulazione

Per la prima volta in Italia, il corso ha previsto attività di sala operatoria, simulazione virtuale di interventi e chirurgia su modello animale

Per la prima volta in Italia si è tenuto in una struttura ospedaliera un corso di formazione alla chirurgia robotica urologica comprendente attività di sala operatoria, simulazione virtuale di interventi e chirurgia su modello animale.

E' successo a Novara, presso il Laboratorio di Fisiologia / Chirurgia Sperimentale dell’Università del Piemonte Orientale all’ospedale Maggiore della Carità. Ha coordinato il corso il prof. Alessandro Volpe, direttore della Struttura complessa a direzione universitaria di Urologia dell’azienda ospedaliero-universitaria di Novara e docente presso l’Università del Piemonte orientale, in collaborazione con la prof.ssa Elena Grossini, docente di fisiologia umana.

Il prof. Volpe e la sua equipe hanno notevole esperienza nell’ambito del training alla chirurgia robotica, maturata in lunghi periodi trascorsi presso centri esteri quali l’Olv Robotic Surgery Institute in Belgio e culminata in pubblicazioni che hanno ottenuto prestigiosi premi internazionali.

"Siamo molto contenti di aver portato in Italia ed in particolare a Novara questo modello di training chirurgico strutturato - ha commentato il prof. Volpe - che rappresenta la modalità più efficace di formazione alla chirurgia".

Il concetto tradizionale di addestramento basato sulla sola attività di osservazione e pratica in sala operatoria è oggi infatti superato grazie all’integrazione di sistemi che permettono di simulare l’atto chirurgico virtualmente su computer o praticamente su modello animale. Questo percorso di formazione permette di ridurre la curva di apprendimento e di migliorare sicurezza e risultati della chirurgia.

Nei giorni scorsi il training su modello animale è stato eseguito per la prima volta con l’utilizzo del sistema robotico di ultima generazione da Vinci Xi, lo stesso sistema che viene utilizzato presso l’Aou di Novara dal prof. Volpe e da altri specialisti per la cura delle malattia neoplastiche.

"Dall’installazione nel settembre 2014 - ha sottolineato il prof. Volpe - abbiamo eseguito in Urologia oltre 400 interventi con l’ausilio del robot, con eccellenti risultati in termini di cura e di preservazione della qualità della vita dei pazienti".

Il corso di questi giorni, che ha visto coinvolti i responsabili dell’attività di chirurgia mini-invasiva urologica di alcuni ospedali del Centro Italia, è stato un successo e verrà ripetuto periodicamente per permettere a nuovi chirurghi robotici di imparare ad eseguire rapidamente ed in sicurezza interventi complessi per il trattamento in particolare delle neoplasie prostatiche e renali. Altri corsi di training a procedure chirurgiche laparoscopiche o endoscopiche su modello animale sono stati organizzati nei mesi scorsi presso il Laboratorio di Fisiologia / Chirurgia Sperimentale dal prof. Sergio Gentilli, direttore Struttura complessa a direzione universitaria di chirurgia 1 dell’Aou di Novara, e dal dott. Pietro Occhipinti, direttore della Struttura complessa a direzione ospedaliera di Gastroenterologia.

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