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Martedì, 23 Aprile 2024
Salute

Novara nella "rete mondiale" per la lotta al tumore del seno

L'ospedale Maggiore è centro di eccellenza nella cura del tumore del seno: protocolli all'avanguardia, condivisi con i più importanti centri di riferimento internazionali

Novara, centro di eccellenza nella cura del tumore del seno, è "in rete" con i maggiori istituti europei e internazionali, quali l’Institut Curie di Parigi, il Vhio (Vall d’Hebron Institute of Oncology) di Barcellona, l’Università di Monaco in Germania, gli americani Memorial Sloan Kettering Cancer Centre di New York e il Md Anderson Cancer Centre di Houston.

Ma non solo: perseguendo la filosofia del "si cura meglio dove si fa ricerca", all’Aou di Novara parte un progetto europeo di ricerca traslazionale sul tumore del seno, guidato e coordinato da Alessandra Gennari, professore associato di Oncologia dell’Università del Piemonte Orientale e direttrice della Struttura Complessa di Oncologia dell’azienda ospedaliera di Novara. Il progetto, che ha ricevuto anche un finanziamento di Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), condotto in collaborazione con l’Università di Monaco (Germania), punta a scovare delle nuove chiavi "selettive" per identificare, fra le donne affette da malattia avanzata e con recettori ormonali positivi, coloro che potranno trarre un beneficio reale e importante dall’ormonoterapia, ovvero con il risparmio di chemioterapie e degli effetti collaterali associati. Senza tuttavia trascurare la "sostenibilità" della cura, cioè i trattamenti migliori scelti in funzione della natura del tumore e nel rispetto sia di un efficace equilibrio costo/beneficio sia del contenimento della spesa per il sistema sanitario nazionale.

E’ anche questo un modo per contrastare il "turismo sanitario" all’estero o verso le grandi città vicine, alla ricerca di nuove e migliori cure. Così le 500 donne del novarese che ogni anno ricevono una diagnosi di tumore al seno e per le 4mila pazienti già in trattamento (sotto la supervisione della dott.ssa Chiara Saggia, responsabile della patologia mammaria) potranno essere curate in Italia, al reparto di Oncologia dell'ospedale Maggiore della Carità di Novara, esattamente come in America o in Europa, usufruendo cioè di protocolli di cura avanzati, innovativi, "uniformati" e condivisi dai centri di riferimento internazionale per il trattamento del tumore del seno, di qualsiasi natura e stadio.

Cure innovative, avanzamenti nella ricerca di biologia molecolare nel tumore al seno, tollerabilità e sostenibilità terapeutica, ma anche cardioncologia e oncogeriatria sono stati alcuni temi al centro del congresso "Innovators in Breast Cancer", che si è svolto venerdì 26 e sabato 27 ottobre a Baveno, prima edizione di un appuntamento che avrà cadenza annuale e che radunerà i massimi esperti internazionali a confronto sullo stato dell’arte e gli orizzonti futuri nel trattamento del tumore del seno.

"Fare ‘network’ con i migliori centri internazionali - dichiara la prof.ssa Gennari - deve essere un obiettivo prioritario nel trattamento del tumore al seno come di ogni altra patologia oncologica. Creare ‘alleanze terapeutiche’ strategiche consente a noi clinici di offrire alle nostre pazienti le cure più avanzate, presenti in un panorama internazionale per le differenti tipologie di tumore al seno, garantendo loro anche la certezza di ricevere una ‘uniformità’ di trattamento, ovvero la stessa terapia sia che essa venga eseguita in Italia o all’estero".

"Ho voluto organizzare questo convegno a Baveno - commenta la prof.ssa Gennari - per ‘festeggiare’ insieme a colleghi, con cui c’è un rapporto di amicizia di lunga data, il mio arrivo in Piemonte dalla Liguria, dove ero responsabile della patologia mammaria presso il reparto di Oncologia del Galliera di Genova. In queste due giornate saranno presentate le innovazioni sul tumore del seno, in un’ottica di multidisciplinarietà internazionale".

"Siamo in un’epoca di profonde innovazioni nel campo dell'oncologia mammaria - conclude il dott. Filippo Montemurro, co-direttore del Congresso e direttore della Divisione di Oncologia Investigativa e Clinica dell’ Istituto di Candiolo, Fpo-Irccs (Torino) - tra queste l’immunoterapia, la medicina di precisone che consente di adattare la terapia a misura del singolo paziente e della natura del tumore, la cura del tumore della mammella nel paziente anziano, fino all’attenzione alla sostenibilità terapeutica. Oltre alle ricadute positive sulla curabilità della malattia, molte di queste innovazioni introducono anche possibili controversie relative, ad esempio, all'applicabilità nella pratica clinica di tutti i giorni. Il Congresso ha, dunque, il duplice scopo di presentare agli oncologi l’innovazione e l’aggiornamento scientifico nel tumore del seno e di mettere a confronto i massimi esperti mondiali in questa specifica patologia su tematiche condivise e di controversia al fine di tracciare un attento profilo dello stato dell’arte nel trattamento e cura del tumore del seno, con uno sguardo al futuro".

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