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5 cose che (forse) non sai sulla cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto

Scopriamo insieme alcune curiosità di questo straordinario prodotto locale

Fiore della cipolla bionda

Se pensavi di conoscere tutto sulla cipolla, pensa di nuovo! La cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto è un vero tesoro culinario dal ciclo di vita intrigante e dalla versatilità sorprendente. Scopriamo cinque curiosità che ti lasceranno a bocca aperta insieme a Oscar Temporiti, referente dei produttori del Presidio Slow Food della Cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto.

Coltivazione della cipolla bionda

1. Ha un ciclo colturale molto lungo

La cipolla bionda ha un ciclo di coltivazione che va oltre l'ordinario. "Ha un ciclo biologico di due anni - ci spiega Oscar Temporiti, - quindi, in pratica, il seme ci impiega due anni tra crescita e riproduzione a tornare seme. Nel primo anno dal seme nasce la piantina, che darà vita alla cipolla che tutti conosciamo. Questa stessa cipolla, se viene ripiantata nel terreno, nel secondo anno non genererà più una nuova pianta, ma bensì un'inflorescenza, il fiore della cipolla, attraverso cui grazie all'impollinazione delle api si otterrà nuovamente un seme."

2. È molto versatile

"La cipolla è da sempre protagonista della nostra cucina - racconta Oscar - versatilissima, è la base di molte pietanze della tradizione e piatti moderni. La cipolla dona una marcia in più. " E la cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto, grazie alla sua estrema dolcezza, non è solo un componente principe nei ripieni di agnolotti e un delizioso accompagnamento per risotti, ma sorprende anche nei piatti dolci. Dalle composte al cioccolato, fino al gelato, sono numerosi i dessert e gli abbinamenti che vengono creati ogni anno. Non ci resta che provarli!

Terreno della cipolla bionda

3. Ha un aspetto unico

La cipolla bionda si distingue per il colore biondo dorato e per il suo appiattimento orizzontale. Le dimensioni possono variare, ma solitamente può raggiungere fino a 8 cm di diametro e pesare tra i 150 e i 400 grammi. In terreni particolarmente fertili, non è raro trovare cipolle che superano anche gli 800 grammi. Il suo caratteristico appiattimento è dovuto ai terreni tipici delle colline novaresi, molto argillosi e compatti, che spingono la cipolla a "espandersi" in questa maniera quando il bulbo viene in superficie e si allarga sul terreno. Necessità in seguito assecondata anche dagli agricoltori, che la trapiantano molto poco in profondità.

4. Ha una dolcezza senza tempo

Come detto, un'altra caratteristica distintiva di questa cipolla è la sua straordinaria dolcezza. Ma non solo: una volta pulita e tagliata, se la si congela a poche ore dal taglio, questo permetterà di mantenere inalterata la sua dolcezza. Nella classica cipolla in commercio è spesso difficile ritrovare questa ottima qualità e il congelamento può comportare la perdita del gusto o della dolcezza originaria, ma non per la cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto.

5. La sua produzione è a misura di qualità

I produttori della cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto sono principalmente piccoli contadini o coltivatori diretti, che si dedicano con passione alla coltivazione di questo tesoro culinario. Guidati dalla filosofia Slow Food, si impegnano a mantenere una produzione limitata, garantendo così la massima qualità del prodotto. "La coltivazione su tanti ettari ti consente sicuramente di avere un raccolto copioso, ma un livello qualitativo inferiore - spiega Oscar - Quando hai molte piante, sei costretto a ricorrere a 'scorciatoie', per garantire la produzione. Ma noi lavoriamo su numeri più piccoli, garantendo una cura superiore, senza erbicidi o pesticidi." 

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