Eurac: la Base di Cameri eccellenza aerospaziale
Eurac "Aeronautica Militare: uno spazio di opportunità"
E' un grande vanto scoprire grazie ad iniziative dedicate ed anche all'Expo, come la realtà del territorio novarese ed in particolare dell'Aeroporto Militare di Cameri siano ormai a livello internazionale considerate delle eccellenze industriali e di affidabilità tecniche e logistiche. La Base Aerea di Cameri, come mi sottolinea il Ten. Col. Marco Ciolli, (Capo Segreteria Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici di Cameri ) è riferimento a livello mondiale per tutti coloro che operano in ambito aeronautico, industriale, spaziale: "Non è per noi un'eccezionalità la visita di addetti aeronautici da tutto il mondo ma una costante", che va evidentemente a premiare gli sforzi e gli ottimi risultati raggiunti in questi anni di continui aggiornamenti, impegni tecnici ed umani, portando la realtà della nostra provincia nell'eccellenza di settore.
Eurac (European Air Chiefs' Conference) è un meeting informale che dal 6 all'8 maggio la nostra Aeronautica Militare ha ospitato, a cui hanno preso parte i 27 Capi delle Forze Aeree Europee. Nell'ambito della Conferenza, (che nella giornata di venerdì 8 maggio ha visto ad Expo Padiglione Italia il collegamento con Samantha Cristoforetti dalla Stazione Spaziale) a beneficio degli organi di stampa, proprio alla Base di Cameri è stato possibile accedere ad una mostra statica allestita con i velivoli dei programmi di punta dell'industria aeronautica nazionale. Accolti dal Gen. Gabriele Salvestroni del Com. Logistico A.M. di Rona e dal Gen. Lucio Bianchi Comandante del Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici di Cameri abbiamo potuto toccare con mano quanto la nostra nazione stia lavorando alacremente per ottenere, e con orgoglio ci stiamo davvero riuscendo, un posto di primissimo piano nell'industria aerospaziale. Le aziende italiane ed i consorzi di aziende europee, lavorando su piattaforme comuni dedicate alla sicurezza dei voli, stanno descrivendo nuovi ed importanti traguardi ingegneristici, tattici, economici; un futuro che già è iniziato e fortunatamente l'Italia ha saputo non perdere questa opportunità preziosa, non soltanto in campo economico ma dedicata alla formazione del personale, alla creazione di nuove figure tecniche, di qualifiche importanti per i giovani che possono trovare spazi professionali in molteplici settori. I progetti di Alenia Aermacchi (T-345 t-346), Piaggio Aerospace (P.1HH), Agusta Westland (HH 139) Finmeccanica sono qui dedicati a velivoli di servizio non soltanto operativo bellico ma di supporto tecnico, aerei ed elicotteri che sviluppano capacità di trasporti logistici in grado di affrontare calamita naturali, di dare supporto ai trasporti medici, velivoli a pilotaggio remoto con autonomie di oltre 24 ore (previsto per il 2020), velivoli come il Piaggio P180 utilizzato in aiuto alla navigazione per radio misure a livello europeo. Nelle parole del Col. Urbano Floreani, che ci ha seguito ed accompagnato per illustrarci le caratteristiche tecniche dei velivoli, emerge la consapevolezza che stiamo affrontando una sfida economica a livello mondiale che consentirà all'Italia, ed al territorio anche novarese, di non perdere risorse ed occupazione. Emergono anche le parole di chi quotidianamente utilizza questi "strumenti" all'avanguardia e sono pensieri di orgoglio per le vite salvate (presente l'equipaggio medico che effettuò il trasporto del primo ammalato di Ebola italiano), di grande impegno quotidiano, di servizio alla popolazione. Nel 2009 fu grazie ad un velivolo della nostra A.M. che un malato tetraplegico poté recarsi in visita dal Papa in quanto nessuna compagnia aerea civile si assumeva i rischi di un tale delicato trasporto. E sono continui i servizi medici effettuati, persone che vivono in polmoni d'acciaio, neonati a rischio, assistenza nelle calamita' naturali. Tutta l'industria qui sviluppata e prototipizzata ha ricadute fondamentali nel settore civile, aerospaziale, di assistenza al volo ed alle popolazioni. Un'opportunità che il nostro territorio novarese deve essere ben fiera di ospitare.
Maria Rosa Marsilio