Villaggio Dalmazia: Una toccante cerimonia per il giorno del ricordo
Commozione e partecipazione al Villaggio Dalmazia di Novara per la commemorazione dell'esodo giuliano-dalmata e delle foibe.
Sabato 10 febbraio, subito dopo la messa celebrata dal vescovo monsignor Franco Giulio Brambilla, si è tenuta una cerimonia nella chiesa della Sacra Famiglia, anziché nella piazzetta Vittime delle Foibe a causa della pioggia. Dopo la toccante preghiera dell'esule letta da Emilia Battipaglia del consiglio Anvgd di Novara, hanno preso la parola diverse autorità.
L'assessore regionale Matteo Marnati ha invitato a mantenere vivo il ricordo di questa pagina di storia, mentre il consigliere delegato della Provincia Lido Beltrame ha citato le parole di Sergio Endrigo, cantautore esule da Pola.
Il sindaco Alessandro Canelli ha ricordato il ventesimo anniversario dell'istituzione del Giorno del Ricordo e ha annunciato la volontà del Comune di cedere la chiesetta sconsacrata alla comunità del villaggio per farne una sede museale. Un annuncio accolto da un caloroso applauso. Il prefetto Francesco Garsia ha commentato la tragica vicenda delle foibe, mentre Antonio Leone dell'Istituto Storico della Resistenza ha illustrato la storia del Villaggio Dalmazia. Flavio Lenaz, presidente dell'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, ha ricordato come la posa della prima pietra del villaggio abbia cambiato la vita degli esuli. Alla cerimonia erano presenti numerose associazioni con i loro labari, un folto gruppo di ragazzini scout, bande musicali e autorità civili e militari. La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona d'alloro da parte del Comune e della Provincia davanti alla targa nella piazzetta Vittime delle Foibe. Il pranzo, con canti tradizionali, ha poi riunito anziani e giovani della comunità nella sala delle feste della parrocchia, in un momento di condivisione e memoria. Un evento importante per mantenere vivo il ricordo di una tragedia che ha segnato la storia di tanti italiani.