Niente da fare per la Igor di Luciano Pedullà, che lotta ma cede 3-1 a Piacenza nel primo atto della semifinale scudetto contro la Rebecchi Nodmeccanica di Giovanni Caprara.

Le Azzurre, dopo aver perso di misura i primi due parziali, reagiscono nel terzo set ma subiscono, a loro volta, la risposta delle padrone di casa nella quarta frazione.

Le padrone di casa scendono in campo con Van Hecke opposta a Ferretti, Meijners e Bosetti in banda, De Kruijf e Leggeri al centro e Sansonna libero; Novara risponde con Murphy opposta a Kim, Rosso e Lombardo in banda, Milos e Tokarska al centro e Paris libero.

Partono bene le Azzurre nel primo set, con Rosso e Lombardo che allungano 3-6 e Piacenza che prova a reagire con Meijners e De Kruijf, murata da Tokarska sul 7-10. Consueta staffetta in regia per Pedullà, che inserisce Mollers per alzare il muro, mentre Lombardo in pipe firma il 10-12 al timeout tecnico. Risponde Bosetti e innesca un testa a testa rotto da Rosso prima (15-17) e da un blackout azzurro poi (tre errori per il 19-18) con Piacenza che conquista l’inerzia del set e la mantiene fino al break del 22-20 firmato ancora da Bosetti. Pedullà ferma il gioco ma Piacenza non si ferma più: finisce 25-21.

Parte forte Piacenza (8-4, Van Hecke) nel secondo set, con Novara che transita a -4 al timeout tecnico, dopo l’attacco out di Rosso. Novara rientra 16-14 (invasione di Meijners), poi 19-18 con un gran muro di Kim su Bosetti e il set si riapre. Murphy e Manfredini, appena entrata al posto di Lombardo, con un ace firmano il 22-21 ma è l’ultimo acuto azzurro: Van Hecke e due errori in attacco di Novara chiudono il parziale ancora sul 25-21.

Procede a "strappi" il terzo set: Lombardo trascina Novara, Van Hecke prova a chiudere il match (7-5) con il turno in battuta di Murphy e un gran muro di Lombardo che ribaltano la situazione sull’8-9. Ancora la schiacciatrice siciliana protagonista (10-12 al timeout tecnico) con tre punti consecutivi cui segue il muro di Mollers per il 10-15 azzurro. Caprara si gioca la carta Manzano, Pedullà inserisce Vanzurova per Murphy con Novara che mantiene il ritmo e transita 15-19 e poi 17-22 sempre con Rosso a segno. Bosetti guida la reazione piacentina ma le padrone di casa si fermano sul 20-22, poi Murphy e Lombardo chiudono i conti sul 20-25.

Il quarto set inizia con un brutto errore del primo arbitro che sul 2-1 chiama un’infrazione fantasma a Tokarska e spiana la strada al 7-1 sul turno in battuta di Van Hecke che, di fatto, decide il parziale. Piacenza, di slancio, scappa anche 12-5 al timeout tecnico, Tokarska accorcia 16-12 e poco dopo è Mollers a murare Meijners per il 21-18. Caprara sente la pressione delle azzurre e ferma il gioco, Mollers mura ancora Bosetti per il 23-20, poi Ferretti e un errore di Vanzurova chiudono set e incontro (25-20) con l’affermazione per 3-1 delle padrone di casa.

"Sinceramente - ha commentato Pedullà - mi aspettavo qualcosa in più da tutte le mie giocatrici, per vincere contro un avversario come Piacenza c’è bisogno che tutte facciano il massimo se non di più. Rimango convinto che possiamo giocarci questa serie ma per farlo si dovrà alzare il livello di gioco di ogni singola giocatrice".

"C’è rammarico per aver perso una partita importante - ha detto capitan Rosso - ma anche la consapevolezza che il nostro avversario non è così distante come si potrebbe pensare. Per colmare il divario servirà più attenzione e determinazione in alcuni momenti decisivi e questa gara, sicuramente, è stato un ottimo allenamento in tal senso. Gara due? Giochiamo in casa e sono certa che faremo risultato: vogliamo tornare a Piacenza a giocarci in gara tre un traguardo straordinario".

La serie di Semifinale proseguirà martedì sera a Novara, con il match in diretta dalle 20,30 su Rai Sport 2. Lunedì sera si giocherà invece gara due dell’altra semifinale tra Busto Arsizio e Conegliano: anche in questo caso il match sarà trasmesso in diretta, a partire dalle 20,30, su Rai Sport 2. Il vantaggio nella serie è di Busto Arsizio, che sabato in gara uno ha vinto 3-1 in trasferta al PalaVerde.