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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Quidditch, lo sport di Harry Potter anche a Novara

Niente scope volanti, ma regole e punteggi per uno sport che sta prendendo sempre più piede in tutto il mondo

Quanti di voi hanno visto i film o letto i libri della celebre saga ideata da J.K. Rowling e sono rimasti affascinati dallo strano sport amato dai maghi, il quidditch? Quanti di voi hanno sperato di poterci giocare? Ora si può fare, anche a Novara.

Niente scope volanti

Non è necessario saper volare su una scopa per poter partecipare ad una partita di quidditch: basta solo trovare una squadra con cui allenarsi e, anche senza volare, il gioco è fatto. Ce lo ha raccontato il vice capitano dei NVC Vipers Quidditch di Novara, Fabiola Ferrandi. "La nostra squadra è nata tre anni fa, in collaborazione con il centro sportivo universitario dell'Upo, ma poi siamo diventati una realtà autonoma -. ci spiega Fabiola - In Italia il muggle quidditch (letterlmente "il quidditch dei babbani"), è arrivato nel 2012 e ci sono diverse squadre un po' in tutto il Paese, alcune anche molto forti. L'anno scorso a Firenze si sono disputati i campionati del mondo, che hanno visto la partecipazione di 26 nazioni da tutto il mondo".

Come si gioca 

Il quidditch richiama elementi del rugby, del dodgeball, dell’hockey fino al gioco del “ce l’hai”. Ogni squadra è composta da sette giocatori, come nel magico mondo di Harry Potter: ognuno di loro ha una scopa su cui, ovviamente, non vola, ma che deve tenere in mezzo alle gambe per creare un elemento di difficoltà che accomuna così tutti. Ci sono i cacciatori, che usano una palla da pallavolo per simulare la "pluffa" potteriana, i battitori che giocano solo con i "bolidi", cioè le palle da dodgeball, e poi i portieri che difendono i tre anelli. I cercatori invece entrano in campo solo all'apparizione del "boccino d'oro", che non è una magica sfera con le ali, ma una persona in carne ed osssa. Il "boccino", che è un arbitro esterno alle due squadre, sfugge per il campo con una pallina attaccata ai pantaloncini che deve essere presa dai cercatori. 

Uno sport inclusivo

"Il bello del muggle quidditch - spiega Fabiola Ferrandi - è che è uno sport assolutamente inclusivo: non ci sono limiti di età o di sesso. Il fatto di avere una scopa tra le gambe fa sì che tutti i giocatori siano limitati nei movimenti, in modo che anche chi non è particolarmente atletico possa partecipare. Ci sono spesso allenamenti congiunti tra squadre avversarie, proprio perchè è un gioco adatto a tutti e aperto assoltamente a chiunque, con molto spirito sportivo".

Perchè non provare?

Se questo sport vi ha affascinato e siete curiosi di provarlo potete farlo anche a Novara. "Noi generalmente ci alleniamo nei parchi pubblici - dice Fabiola - portando il materiale per delimitare il campo, le palle e gli anelli. Domenica 16 dicembre, dalle 10 del mattino, organizziamo un open day aperto a tutti al parco delle Betulle: chi fosse interessato può venire a vedere come funziona e a provare. Ribadisco che non ci sono limiti di età (se non quella minima, che è 16 anni) di sesso o di forma fisica: tutti possono giocare a muggle quidditch".

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