"Voglia di... jazz": concerto a Domodossola
La collaborazione tra l'associazione culturale Mario Ruminelli e la Fondazione Paola Angela Ruminelli, assecondando il lascito testamentario della professoressa di origini genovesi ma legata affettivamente a Domodossola, sta regalando anche nell'anno in corso al capoluogo ossolano una straordinaria stagione culturale, il cui prossimo appuntamento, alle porte, è l'imperdibile concerto jazz di un inedito sestetto formato da musicisti originari della Val d'Ossola, riconosciuti in campo nazionale e internazionale.
Sabato 27 aprile alle ore 21 in scena una duplice novità: il primo concerto jazz organizzato dall'associazione Ruminelli coincide con la prima esibizione in sestetto per Paolo Pasqualin, Fabrizio Spadea, Michele Gori, Elisa Marangon, Roberto Olzer e Roberto Mattei, che saliranno sul palcoscenico del Teatro Galletti di Domodossola per un'esibizione unica e originale, che sorprenderà e coinvolgerà il pubblico grazie all'improvvisazione tipica di una serata "a tutto jazz".
L'idea che ha dato vita a questo progetto è stata quella di riunire alcuni musicisti ossolani con una già consolidata carriera alle spalle, che da molti anni compongono e suonano musica jazz. E anche in questo caso la scaletta della serata sarà formata quasi interamente da brani composti dai sei talentuosi musicisti, con alcune eccezioni di grande valore, tra cui un brano di Enrico Rava e l'immancabile classico Beautiful love. La componente armonica della serata sarà affidata alla chitarra di Fabrizio Spadea e al pianoforte di Roberto Olzer, quella melodica potrà contare sulla voce vellutata di Elisa Marangon e sul flauto di Michele Gori, il ritmo scaturirà infine dalle percussioni di Paolo Pasqualin e dal contrabbasso di Roberto Mattei.
"La peculiarità di questo impegno... a sei – spiega il pianista domese Roberto Olzer, anima del progetto – è stato il mettersi in gioco, sia come musicisti che come compositori. Sarà un concerto coinvolgente non solo per il pubblico, ma anche per noi, che non abbiamo mai avuto prima d'ora l'occasione di suonare in sestetto".