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Un anno tutto d'un fiato: i 10 fatti che hanno segnato il 2022

Un anno di eventi e di fatti di cronaca, che hanno lasciato un segno indelebile nel novarese e Vco. Ecco le dieci notizie più importanti del 2022

Mancano poche ore ormai all'arrivo del nuovo anno e il novarese e il Vco si preparano a salutare il 2022. Un anno carico di eventi e di fatti di cronaca, che hanno lasciato un segno indelebile nel nostro territorio.

Un anno che ha collezionato non pochi fatti di cronaca, a partire dalla siccità e dalla conseguente crisi idrica che hanno interessato tutta la regione, così come gli incendi che si sono sviluppati, in particolare in Val Grande e in Valle Strona.

Lutti, incidenti e omicidi hanno purtroppo anche quest'anno lasciato il segno nel nostro territorio: a cominciare dal tragico incidente al Luna Park di Galliate in cui ha perso la vita la 15enne Ludovica Visciglia e dall'incidente stradale in cui è morto il piccolo calciatore del Bulè Bellinzago Leo Balzaretti; ma anche la morte dell'alpinista Corrado Pesce, travolto da una valanga in Patagonia, e la scomparsa del giovane Alessandro Grazioli, colpito da Leucemia Mieloide Acuta, la cui storia aveva dato vita ad una gara di solidarietà per trovare un donatore di midollo osseo. Infine, l'omicidio di Sonia Solinas, usccida dal compagno  che si è poi tolto la vita, e la morte del sindaco di Omegna a poche settimane dalla sua elezione.

A Novara poi il crollo di parte del cavalcavia XXV Aprile, ancora chiuso al traffico, ha avuto pesanti ripercussioni sulla viabilità in città.

Ma non solo tragedie: a novembre lo chef Antonino Cannavacciuolo ha ricevuto la sua terza stella Michelin per il ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio.

A livello sportivo, il 2022 ha visto il ritorno del Novara Fc in Serie C.

In questo articolo si ripercorrono quelli che sono stati gli avvenimenti clou di questo anno che sta per concludersi, i fatti di cronaca che hanno segnato il 2022 di Novara e dei comuni della provincia, e del vicino Vco. Abbiamo scelto per voi, i fatti più significativi, quegli avvenimenti che secondo noi possono descrivere al meglio, anche per i posteri, quest'anno novarese appena trascorso.

Siccità, crisi idrica e incendi: un anno difficile per novarese e Vco

Quello che sta per concludersi è stato un anno difficile per il novarese e il Vco: i due territori sono infatti stati colpiti duramente dalla siccità, e dalla conseguente crisi idrica, che hanno interessato, e interessano tutt'ora, tutta la regione. Nel mese di giugno in tutto il Piemonte è scattata l'allerta rossa per l'emergenza siccità, seguita poi dal riconoscimento dello stato di emergenza

E ad aggravare la crisi idrica del nostro territorio contribuisce anche lo stato degli acquedotti del territorio, che perdono quasi metà dell'acqua. Secondo i dati di un report realizzato da Acqua Novara.Vco, infatti, circa il 45% dell'acqua immessa nella rete viene dispersa. Una situazione che si trascina da anni e che la siccità ha ulteriormente aggravato.

Secondo un'analisi di Arpa Piemonte, nel 2022 in Piemonte ha piovuto il 50% in meno rispetto alla media, con gravi conseguenze per fiumi, laghi, agricoltura ma anche, appunto, rete idrica e acquedotti. Il mese di ottobre 2022, inoltre, è stato il più caldo degli ultimi 60 anni, con temperature record e scarsità di precipitazioni.

Una situazione che ha inoltre favorito lo sviluppo di incendi, che quest'anno hanno devastato, in particolar modo, i boschi della Val Grande, dove si sono sviluppati più roghi nel corso di aprile, e della Valle Strona, dove in poco meno di una settimana sono bruciati oltre 100 ettari di bosco. Per questo incendio è stato denunciato un uomo di 71 anni.

L'alpinista novarese morto in Patagonia

Era il 29 gennaio quando una valanga ha travolto il novarese Corrado "Korra" Pesce su una vetta della Patagonia.

Pesce, originario di Novara, si trovava sul Cerro Torre, vetta di 3128 metri, insieme a Tomás Aguiló, quando sono stati travolti da una valanga e sono rimasti entrambi feriti. Aguiló ha lasciato il novarese in un piccolo rifugio ed è andato incontro ai soccorritori, ma le condizioni meteo sono peggiorate, impedendo di raggiungere Pesce. Sono partite diverse spedizioni, anche dall'Italia, per cercare di recuperare il corpo dell'alpinista, ma purtroppo senza successo. 

Il 26enne novarese ucciso dalla leucemia

A marzo è mancato Alessandro Grazioli, il 26enne di Briona che nei mesi precedenti era stato colpito da Leucemia Mieloide Acuta.

La sua morte ha colpito profondamente tutta la provincia e non solo: la sua storia era infatti arrivata anche alla cronaca nazionale grazie all'appello lanciato da Admo Piemonte per aiutare a trovare un donatore di midollo osseo compatibile con il giovane. Un appello a cui avevano risposto oltre 2.500 persone in pochi giorni, ma che non è riuscito a salvarlo. Le condizioni di salute del 26enne si sono infatti aggravate e il giovane si è spento dopo alcune settimane all'ospedale di Novara.

La 15enne morta al luna park

Doveve essere una serata di divertimento, invece è finita in tragedia. 

Nella serata di sabato 12 marzo, al luna park di Galliate, ha perso la vita la 15enne Ludovica Visciglia sulla giostra Tagadà. Dalle ricostruzioni gli inquirenti hanno stabilito che la causa della morte è stato un violento trauma cranico, provocato pare da un ramo o un tronco di un albero che si trovava vicino alla giostra. Le indagini proseguono e, per la morte della giovanissima, sono stati emessi cinque avvisi di garanzia.

L'omicidio-suicidio di Dormelletto

Un terribile fatto di sangue ha colpito il novarese: l'omicidio di Sonia Solinas.

La 49enne, che abitava a Dormelletto, non si è presentata al lavoro al Marconi Beach di Arona. Il titolare ha avvisato la madre, che è andata nella casa della figlia e l'ha trovata in un lago di sangue, ormai priva di vita. Nel frattempo Filippo Ferrari, il compagno di Sonia Solinas, si era gettato da un ponte a San Bernardino Verbano. Secondo le riscostruzioni Ferrari avrebbe ucciso Sonia con tre coltellate alla gola, poi avrebbe vegliato il corpo per ore, prima di uscire di casa e andare a gettarsi dal ponte.

Il ritorno del Novara tra i professionisti

Dopo un anno difficile, in cui il Novara Calcio è finito in Serie D, ha cambiato nome e ha rischiato di perdere tutto, è arrivato finalmente il riscatto tanto richiesto dai tifosi. Il Novara Fc, guidato da mister Marchionni, il 1° maggio ha strappato un pari sul campo del Gozzano e ha finalmente riportato gli Azzurri tra i professionisti. La grande festa ha coinvolto tutta la città: per celebrare il ritorno del Novara in Serie C è stata anche organizzata una serata di festeggiamenti in piazza Martiri. 

Il piccolo calciatore morto sul pullmino della squadra

Stava tornando da un torneo di calcio e ha perso la vita a pochi chilometri da casa.

Un tragico incidente è avvenuto il 12 giugno sull'autostrada A4: il pullmino del Bulè Bellinzago, di ritorno da un torneo in Versilia, si è ribaltato tra i caselli di Marcallo Mesero e Novara est. A bordo c'erano 7 persone, tre ragazzi e quattro adulti: il 12enne Leo Balzaretti ha perso la vita nel tragico schianto. Al suo funerale hanno partecipato centinaia e centinaia di persone che hanno voluto salutare la giovane promessa del calcio. 

La morte del sindaco di Omegna, a un mese dalla sua elezione

A luglio la politica locale ha detto addio al sindaco di Omegna Alberto Soressi, eletto primo cittadino soltanto un mese prima. Soressi è deceduto all'età di 65 anni a cauda dell'aggravarsi improvviso della sua malattia. La città di Omegna tornerà quindi al voto nel 2023.

"Tutte e tutti noi democratici lo abbiamo conosciuto come una persona capace, competente, apprezzata e stimata da tutti i cittadini di Omegna e del Vco - è stato il commento del Partito Democratico del Vco -. Un uomo buono, gentile, una persona che sapeva creare ponti e che si è fatta voler bene da tutti coloro che l'hanno conosciuto". 

Il crollo del cavalcavia XXV Aprile

Uno dei fatti che ha sicuramente portato la città, suo malgrado, alla ribalta delle cronache nazionali è stato il crollo di una spalletta del cavalcavia XXV Aprile.

Erano le 7 del mattino di domenica 9 ottobre quando, improvvisamente, nell'asfalto di una delle rampe del cavalcavia che collega corso Trieste con la città si è aperta una voragine, che ha inghiottito un'auto. La donna a bordo della macchina ha riportato ferite lievi e, visto l'orario, nessun altro veicolo è stato coinvolto nella frana.

Da allora l'intero cavalcavia è stato bloccato al traffico ed è stato anche posto sotto sequestro dalla Procura, che sta indagando per stabilire se ci siano responsabilità nel crollo. Nel frattempo sono stati effettuati numerosi sopralluoghi, controlli e verifiche: il Comune prevede che, salvo imprevisti, a gennaio le analisi e la progettazione per la sistemazione del cavalcavia saranno conclusi. A quel punto sarebbe quindi possibile assegnare i lavori per la sistemazione e la riapertura.

Il crollo della spalletta del cavalcavia ha avuto pesanti ripercussioni sulla viabilità novarese, in particolare nella zona di Sant'Agabio, già messa a dura prova dal ponte sul Terdoppio che dovrà essere abbattuto. 

Lo chef Cannavacciuolo e il suo Lago d'Orta conquistano la terza stella Michelin

Da due a tre stelle Michelin: a novembre lo chef Antonino Cannavacciuolo ha infatti conquistato la terza stella con il suo ristorante Villa Crespi. La nuova edizione della famosa guida ha premiato lo chef del Lago d'Orta portanto così a 2 i ristoranti tristellati del Piemonte.

Riconfermate anche le stelle per gli altri ristoranti del territorio che da anni ormai compaiono nella guida: 2 stelle per il Piccolo Lago di Verbania; 1 stella, invece, per il Cannavacciuolo Cafè & Bistrot e il Tantris di Novara, Al Sorriso di Soriso, la Locanda di Orta di Orta San Giulio e l'Atelier di Domodossola. Lo chef Cannavacciuolo conserva la stella anche con il suo bistrot di Torino, mentre conquista una nuova stella con il Cannavacciuolo Vineyard in Toscana.

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