rotate-mobile
Attualità Borgomanero

Raspelli a Borgomanero per gli 80 anni di chef Bertinotti

Il Pinocchio, aperto nel 1962, continua la tradizione di famiglia

Ottant’anni e non sentirli! E’ il “modus vivendi” di Piero Bertinotti che ha festeggiato, tra ospiti illustri, come il critico enogastronomico Edoardo Raspelli, i suoi primi ottant’anni.

Come un navigato anfitrione ha salutato gli ospiti, intrattenendosi con loro e scambiando le classiche due chiacchiere di rito. Il “Pinocchio” (si chiama così per volontà di un funzionario della Questura di Novara) aprì nel 1962. Il padre di Piero, Giovanni, apre un locale per il figlio la cui passione è la cucina, anche se il mestiere al momento è un altro. Comincia così la sua ascesa nel mondo della ristorazione. “Se una persona non ama il cibo – ripete in continuazione – non riesce a svolgere bene questo mestiere”. Lo dice guardando il nipote, Francesco 16 anni, studente al “Maggia” di Stresa, la scuola alberghiera, anche lui impegnato ai fornelli. La storia di Piero è un crescendo. All’età di 50 anni frequenta uno stage da Gualtiero Marchesi “un mese e mezzo – racconta – da studente con tanta voglia di apprendere”. Poi la grande cucina e i grandi del mondo come commensali da servire: da Bush ai Presidenti della Repubblica come Ciampi e Napolitano. Piero ricorda che la cucina italiana è la più buona del mondo e che non si smette di imparare. Attorno a lui le persone che ama: i figli Marco, Paola e Andrea; il nipotino Francesco e la sorella Maria Teresa. Per l’occasione la Palzola, nella persona di Giacomo Poletti, ha regalato allo chef una sagoma raffigurante Piero, con il classico coltello in mano e la nuvoletta con le parole “Vi tengo d’occhio”. Alla base, un ceppo con la figura di Pinocchio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Raspelli a Borgomanero per gli 80 anni di chef Bertinotti

NovaraToday è in caricamento