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Guerra in Ucraina: sono 1.500 le famiglie piemontesi pronte a ospitare i profughi

La Regione sta predisponendo il protocollo di intesa con gli enti locali che regolerà tutto il processo dell'accoglienza. Cirio: "Oggi più che mai il cuore dei piemontesi si è dimostrato grande"

Sono circa 1.500 le famiglie piemontesi che in pochissimi giorni hanno raccolto l’invito della Regione Piemonte e hanno dato la loro disponibilità ad ospitare i profughi ucraini che stanno raggiungendo l’Italia e il nostro territorio in questi giorni.

Chi lo desidera, fanno sapere dalla Regione in una nota stampa, può manifestare la propria disponibilità all’accoglienza in casa compilando il modulo online sul sito della Regione Piemonte. Seguendo le indicazioni in pochi passaggi si forniscono le informazioni sulla composizione del nucleo familiare ospitante, la presenza di animali e bambini, la tipologia dell’abitazione, la possibilità di ospitare minori o persone disabili, il periodo di disponibilità e gli altri elementi utili a identificare la tipologia di accoglienza che si potrà dare. È inoltre attiva la mail accoglienza.ucraina@regione.piemonte.it per richieste di informazioni sull’accoglienza di chi sta fuggendo dalla guerra in Ucraina.

A coloro che stanno già ospitando persone arrivate dall’Ucraina la Regione ricorda, al fine di avviare le procedure necessarie a fornire il massimo supporto sia ai rifugiati sia alle famiglie che stanno generosamente offrendo ospitalità, di comunicare le generalità delle persone accolte alla stazione di polizia o alla caserma dei carabinieri più vicina.

Al via un protocollo per regolare l'accoglienza

Anche oggi, martedì 8 marzo, si è svolto l’incontro del Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui hanno preso parte il presidente della Regione Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arigotti, insieme agli assessori regionali alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi e ai Bambini Chiara Caucino. Presenti anche i rappresentanti delle prefetture, della Protezione civile regionale e della direzione Sanità e Welfare.

La Regione sta predisponendo il protocollo di intesa con gli enti locali che regolerà tutto il processo dell’accoglienza: "Oggi più che mai il cuore dei piemontesi si è dimostrato grande - sottolineano il presidente Alberto Cirio e gli assessori Marco Gabusi e Chiara Caucino -. Vogliamo ringraziare tutte le famiglie che hanno dato la propria adesione così rapidamente e tutti coloro che, a vario titolo, si stanno attivando per dare un aiuto alla popolazione ucraina. Ognuno di noi può fare qualcosa. Il Piemonte dalla scorsa settimana ha attivato un Coordinamento regionale in costante contatto non solo con il Consolato, ma anche con le prefetture e gli enti locali e sta facendo tutto ciò che è nelle sue possibilità per offrire tutto il supporto possibile a chi sta fuggendo dalla guerra".

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