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Incendi boschivi, in Piemonte scatta lo stato di massima pericolosità

L'assessore Gabusi: "Grazie ai 1.200 volontari degli Antincendi boschivi, che con il loro impegno e il loro coraggio stanno salvando i nostri boschi da danni di incalcolabile portata"

Da oggi, venerdì 26 marzo, è di nuovo allerta incendi boschivi in Piemonte. La Direzione opere difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e logistica della Regione Piemonte ha infatti dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio, sulla base del livello di pericolo e dei prodotti forniti dal Centro funzionale regionale di Arpa Piemonte.           

Fondamentale, spiegano dalla Regione, per la prevenzione degli incendi è prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole richiamate nel provvedimento. Nei periodi di massima pericolosità sono vietate, entro una distanza di 100 metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio. Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di 200 a un massimo di 2mila euro, oltre alle sanzioni penali.

"Il Sistema antincendi boschivi regionale - ha commentato l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi - è impegnato ormai da due settimane nello spegnimento degli incendi che si sono purtroppo sviluppati in molti territori. Un ringraziamento particolare va al piccolo ma fortissimo esercito dei Volontari antincendi boschivi: 1.200 uomini e donne instancabili, che con il loro impegno e il loro coraggio stanno salvando i nostri boschi da danni di incalcolabile portata. Il Piemonte vanta un sistema che raccoglie apprezzamenti da ogni parte; da quasi 30 anni la Regione Piemonte può infatti contare su Volontari antincendi boschivi organizzati secondo un modello unico in Italia per l’originalità, la dimensione e la competenza territoriale. Ma anche i cittadini possono fare molto, segnalando tempestivamente le situazioni pericolose e aiutando così ad evitare lo sviluppo di incendi devastanti".

Tutti i cittadini, infatti, possono difendere il territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise si contribuisce in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività e prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.

Il Sistema antincendi boschivi della Regione Piemonte è attualmente pienamente operativo e la fine dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione opere difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e logistica quando cesseranno le condizioni meteorologiche di rischio.

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