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Coronavirus, in Piemonte "scomparsi" 40mila positivi: "O è una variante piemontese del virus o non si fanno abbastanza tamponi"

La percentuale di ricoveri in regione è 5 volte più alta che nel resto d'Italia

Un piemontese su 5 positivo al covid è ricoverato in ospedale.

Si tratta di una media altissima, se si considera che quella nazionale è di 1 su 20. Anaoo Assomed, l'associazione dei medici e dirigenti sanitari piemontesi, si è chiesta il perchè e le possibili risposte sono due: o esiste una "variante piemontese" del virus (fatto molto improbabile) oppure in Piemonte c'è un problema di tracciamento dei positivi.

"Balza sempre più all’occhio un andamento peculiare dei contagi in Piemonte -  scrive Anaoo Assomed - alla data dell'11 gennaio la percentuale dei positivi al Covid che si trova ricoverata in reparti di Medicina o Rianimazione è superiore al 19% del totale dei positivi. Cioè quasi un soggetto attualmente positivo su 5 in Piemonte è ricoverato, contro una media che non arriva a 1 su 20 in Italia". "Il dato così discrepante dalle altre regioni, con l’eccezione di Liguria e Valle d’Aosta che si assestano su percentuali comunque inferiori al 15%, merita un approfondimento perchè ricorda la situazione di marzo, quando tutte le regioni, per carenza di tamponi e reagenti, presentavano dati analoghi con un’abnorme percentuale di ricoverati rispetto ai contagi totali dovuta alla sottostima del numero di contagiati asintomatici sul territorio".

"Una volta tuttavia potenziata la capacità di tracciamento tramite tamponi, tutte le regioni hanno visto riequilibrarsi la suddetta percentuale su valori più sovrapponibili ai dati di letteratura e lo stesso Piemonte nei mesi di ottobre e novembre aveva una percentuale di ricoverati inferiore al 10%. Dal mese di dicembre si è assistito tuttavia ad una drastica riduzione dei positivi in isolamento domiciliare (e quindi del totale degli attuali positivi) che non ha paragoni con le altre regioni e con il dato nazionale, fino ad arrivare alle percentuali di gennaio".

"Il crollo del totale dei positivi, non accompagnato da analogo crollo nei ricoveri, ha determinato un’impennata del dato della percentuale dei ricoverati. E allora sembrano esserci solo due ipotesi - prosegue l'associazione - per spiegare questo bizzarro andamento: o in Piemonte esiste, da dicembre, una variante decisamente meno contagiosa ma nettamente più aggressiva, o ci siamo persi migliaia di contagiati asintomatici o paucisintomatici che non sono stati sottoposti a tampone, né molecolare né antigenico, al contrario del resto d’Italia. Tanto per fare un semplice calcolo, con i 2882 ricoverati attuali dovremmo avere circa 55.000 totali positivi per riportare la media intorno al 5%  e invece ne abbiamo solo 14985 (o 16567 se calcoliamo anche i rapidi). Dove sono quei quasi 40.000 che mancherebbero all’appello, probabilmente positivi ma mai testati?".

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